ID 25124 | 15.12.2025 / In allegato
Linee Guida n. 1/ 2025 in materia di whistleblowing sui canali interni di segnalazione - approvate con Delibera n. 478 del 26 novembre 2025
Il Consiglio dell'Autorità approva in via definitiva le "Linee guida in materia di whistleblowing sui canali interni di segnalazione" e ne dispone la pubblicazione sul sito istituzionale di Anac e l’avviso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.
Il documento descrive il contesto normativo, le motivazioni e gli obiettivi che hanno portato all’adozione delle Linee guida in materia di whistleblowing sui canali interni di segnalazione, dando conto delle ragioni delle scelte operate dall’Autorità, con riferimento in particolare alle osservazioni più significative formulate in sede di consultazione.
Come è noto, il decreto legislativo 10 marzo 2023, n. 241 recepisce in Italia la Direttiva (UE) 2019/1937 del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 ottobre 2019 sulla protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell’Unione.
Con delibera ANAC del 12 luglio 2023, n. 311 recante “Linee guida in materia di protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell’Unione e protezione delle persone che segnalano violazioni delle disposizioni normative nazionali”, l’Autorità ha fornito indicazioni sulla presentazione ad ANAC e relativa gestione delle segnalazioni esterne, così come previsto dall’art. 10 del d.lgs. n. 24/2023.
A completamento di tale lavoro, le presenti Linee Guida (di seguito LLGG) - espressione del generale potere di indirizzo attribuito ad ANAC in materia di misure di prevenzione della corruzione - intendono fornire indicazioni sulle modalità di gestione dei canali interni di segnalazione, anche tenuto conto del disposto di cui all’art. 8, co. 1, lett. a) del citato decreto. Ciò al fine di garantire un’applicazione uniforme ed efficace della normativa sul whistleblowing e indirizzare i soggetti tenuti a dare attuazione alla stessa.
Nell’elaborazione del documento si è tenuto innanzitutto conto dei risultati del monitoraggio sullo stato di attuazione della normativa sul whistleblowing che ANAC ha condotto nel corso del 2023, attraverso la somministrazione di un questionario ai soggetti del settore pubblico e del settore privato chiamati ad attivare i canali interni di segnalazione. L’analisi dei dati raccolti ha evidenziato significative criticità derivanti dalla nuova legislazione (tra cui la necessità di migliorare la comunicazione interna, la formazione del personale e la gestione dei canali di segnalazione) che hanno imposto di chiarire alcuni aspetti normativi e operativi e di fornire indirizzi interpretativi di carattere generale, con il fine di orientare i soggetti destinatari della normativa, nel rispetto della autonomia organizzativa di ciascun ente pubblico e privato.
In tale ottica, ANAC ha ritenuto opportuno svolgere, già durante la fase di elaborazione delle presenti LLGG, consultazioni mirate con soggetti istituzionali, organizzazioni della società civile e del Terzo settore e associazioni di rappresentanza delle imprese coinvolte nell’implementazione della normativa sul whistleblowing.
Il contributo fornito in occasione di tali consultazioni è stato determinante per affrontare e risolvere gli elementi critici e gli aspetti più complessi della normativa, con particolare riferimento al settore privato, e per formulare gli orientamenti e indirizzi interpretativi che hanno trovato espressione in queste LLGG. Inoltre, il materiale raccolto in occasione di tali consultazioni ha consentito di arricchire il testo con indicazioni pratiche che rispondono alle esigenze specifiche degli enti destinatari e risolvono alcuni dei principali ostacoli operativi.
Le presenti LLGG non sostituiscono né modificano le disposizioni contenute nella richiamata delibera ANAC n. 311/2023. Esse, piuttosto, come detto, le integrano e le completano al fine di armonizzare le pratiche operative, garantire una maggiore coerenza interpretativa tra i vari strumenti e istituti disciplinati dal decreto legislativo n. 24/2023, fornire un sopporto operativo agli enti e rendere più efficace il sistema di tutele del whistleblower.
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SOMMARIO
1. Premessa
2. Il canale interno di segnalazione
2.1 La disciplina del canale interno: il ruolo delle organizzazioni sindacali
2.2 Modalità di effettuazione della segnalazione
2.3 Le ipotesi sanzionatorie relative al canale interno di segnalazione
3. Il gestore del canale interno e la sua attività
3.1 I requisiti del gestore
3.2 Il cumulo degli incarichi
3.3 La gestione del conflitto di interessi e dell’assenza del gestore
3.4. Indicazioni di carattere generale in merito ai canali interni
3.4.1. La fornitura dell’infrastruttura (piattaforma informatica)
3.4.2 L’affidamento della gestione del canale di segnalazione a un soggetto esterno
3.4.3 La condivisione del canale di segnalazione
3.5 Attività del gestore
3.6 Struttura di supporto al gestore delle segnalazioni
3.7 Segnalazione trasmessa a una pluralità di soggetti
4. Codici di comportamento
5. La formazione
Approfondimento 1: Disciplina whistleblowing e Modello organizzativo 231
1. Istituzione/adeguamento del canale di segnalazione interna
2. Divieto di ritorsioni
3. Il sistema disciplinare
Approfondimento 2: Gruppi societari
1. Il canale di segnalazione interno nei gruppi societari
Approfondimento 3: Gli Enti del Terzo settore (ETS) e il whistleblowing
1. Premessa
2. L’attività degli ETS
3. La differenza tra Ente del Terzo settore e facilitatore
[...] Seguono Linee guida
Fonte: ANAC
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