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Linee Guida operative per la valutazione delle opere pubbliche - settore idrico

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Linee Guida operative per la valutazione delle opere pubbliche   settore idrico

Linee Guida operative per la valutazione delle opere pubbliche - settore idrico / Update 12 Ottobre 2022

ID 17608 | 12.10.2022 / Linee guida in allegato

12.10.2022 - Il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, ha adottato con decreto il documento “Linee Guida Operative per la valutazione delle opere pubbliche – Settore idrico” al termine della valutazione delle osservazioni pervenute con la consultazione pubblica avviata lo scorso 16 settembre. Il documento è uno strumento di supporto per la valutazione ex ante delle opere, da utilizzare sia dagli uffici del Mims, chiamati a svolgere analisi e comparazioni degli interventi nelle attività di programmazione, sia dai soggetti proponenti e attuatori, che dovranno tenerne conto nella redazione dei progetti di fattibilità. 

Il documento fornisce, infatti, un quadro analitico di riferimento per valutare le future proposte progettuali relative agli interventi infrastrutturali nel settore idrico di competenza del Ministero e fornisce criteri, metodologie, strumenti e indicazioni pratiche di orientamento sia ai soggetti proponenti (le Regioni e le Province Autonome, le Autorità di Distretto Idrografico, gli Enti di Governo d’Ambito del Servizio Idrico Integrato) in fase di individuazione e definizione delle proposte progettuali nonché predisposizione dei Progetti di Fattibilità Tecnico Economica (PFTE), sia alle competenti strutture del Mims (Direzione generale per le dighe e le infrastrutture idriche e Struttura Tecnica di Missione) al fine di garantire un quadro metodologico e quantitativo utile per determinare l’ammissibilità delle proposte ai finanziamenti pubblici, attraverso le principali dimensioni che caratterizzano la sostenibilità di un progetto: economica, ambientale, sociale e di governance, in linea con gli standard europei e internazionali.

Il documento si focalizza sulla valutazione ex-ante degli investimenti e, nel richiamare i principi generali di valutazione, ne dettaglia maggiormente la metodologia di applicazione pratica con un costante riferimento, oltre che alle Linee Guida stesse, alla Guida per l’Analisi Costi-Benefici dei Progetti d’Investimento pubblicata dalla DG per le Politiche Regionali e Urbane della Commissione Europea.

Per quanto riguarda l’analisi degli investimenti sul piano della sostenibilità ambientale, il documento prende come riferimento il “Regolamento sulla Tassonomia” e il relativo Regolamento Delegato sugli obiettivi climatici adottato dalla CE e in vigore dal 1° gennaio 2022. Al tempo stesso, questo documento si ispira direttamente al regolamento sul Dispositivo europeo di Ripresa e Resilienza (RRF), nonché alla Comunicazione della Commissione europea che dettaglia la metodologia di applicazione del principio del “Do no significant harm” (DNSH) all’interno del RRF.

Infine, le caratteristiche intrinseche del settore idrico, in cui il cambiamento climatico influenza direttamente le condizioni operative delle infrastrutture perché ha un impatto sulla disponibilità di risorsa idrica nella sua doppia dimensione di adeguatezza delle quantità di risorse disponibili e della loro qualità, fanno sì che la valutazione degli investimenti venga svolta tenendo conto in modo esplicito, cioè quantitativo, delle implicazioni del cambiamento climatico sulla disponibilità delle risorse, sulla loro distribuzione spaziale e temporale. Sotto questo profilo, questo documento intende anche fornire ai soggetti proponenti indicazioni sui contenuti che gli studi di impatto del cambiamento climatico dovrebbero avere in relazione alla valutazione tecnico-economica delle alternative infrastrutturali.

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16.09.2022

Lo sviluppo delle infrastrutture idriche ha costituito la premessa per lo sviluppo economico e sociale dei territori del nostro Paese, migliorando le condizioni di vita delle popolazioni, garantendo la produzione di energia idroelettrica, incrementando drasticamente la produttività nel settore agricolo e in quello industriale e contribuendo alla protezione dal rischio alluvioni delle popolazioni a valle delle opere di sbarramento.

Questo grande parco infrastrutturale, in buona parte maturo, ha bisogno non solo di essere mantenuto in condizioni di efficiente funzionamento, ma, in molti casi, di essere integrato, in parte sostituito e in taluni casi anche ripensato, in relazione alle nuove sfide ambientali e al cambiamento climatico.

In questo contesto, la capacità del settore pubblico di selezionare e valutare le opere da finanziare in chiave sistemica è cruciale per garantire al processo decisionale e realizzativo un quadro di riferimento che sappia coniugare in maniera sinergica le dimensioni economiche, sociali e ambientali e gli aspetti di natura tecnico-realizzativa.

La considerazione esplicita del cambiamento climatico, e più in generale delle fonti di incertezza rilevanti nell’orizzonte di vita delle infrastrutture, appare quindi unificante nei confronti della pianificazione degli interventi e rafforza l’impostazione sopra evidenziata volta a superare l’idea che la pianificazione scaturisca dalla semplice composizione degli interventi previsti individualmente dai singoli concessionari/soggetti attuatori e ad attuare la visione di una pianificazione integrata a scala di Distretto.

In tale pianificazione, quantitativamente basata e supportata da modellistica idrologica, idraulica e pianificatoria adeguata a cogliere gli aspetti specifici del Distretto e le sue criticità sotto il profilo dell’approvvigionamento idrico multisettoriale, i diversi interventi vanno valutati in modo integrato e, in taluni casi, come già detto, anche come alternative concorrenti alla massimizzazione del beneficio sociale netto.

Le Linee Guida Operative - settore idrico, il cui ambito di applicazione è costituito dalle infrastrutture idriche di competenza del MIMS, intendono fornire criteri, metodologie, strumenti e indicazioni pratiche per lo svolgimento di questo tipo di analisi, descrivendo puntualmente la metodologia di valutazione da applicare alle potenziali opere idriche oggetto di finanziamento da parte del MIMS, attraverso le principali dimensioni che caratterizzano la sostenibilità di un progetto: economica, ambientale, sociale e di governance, in linea con gli standard europei e internazionali.

L’obiettivo principale delle Linee Guida Operative è di fornire indicazioni pratiche di orientamento sia ai soggetti proponenti (le Regioni e le Province Autonome, le Autorità di Distretto Idrografico, gli Enti di Governo d’Ambito del Servizio Idrico Integrato) in fase di individuazione e definizione delle proposte progettuali, sia alle competenti strutture del MIMS al fine di garantire un quadro metodologico e quantitativo utile per determinare l’ammissibilità delle proposte ai finanziamenti pubblici.

Il documento si focalizza sulla valutazione ex-ante degli investimenti e ne dettaglia maggiormente la metodologia di applicazione pratica con un costante riferimento alla Guida per l’Analisi Costi-Benefici dei Progetti d’Investimento pubblicata dalla DG per le Politiche Regionali e Urbane della Commissione Europea.

Per quanto riguarda l’analisi degli investimenti sul piano della sostenibilità ambientale, il documento prende come riferimento il “Regolamento sulla Tassonomia” e il relativo Regolamento Delegato sugli obiettivi climatici adottato dalla CE. Al tempo stesso, questo documento si ispira direttamente al regolamento sul Dispositivo europeo di Ripresa e Resilienza (RRF), nonché alla metodologia di applicazione del principio del “Do no significant harm” (DNSH).

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Fonte: MIMS

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