Margine di esposizione (MOE)
Il cosiddetto approccio del margine di esposizione (MOE) è una modalità usata dai valutatori del rischio per analizzare possibili timori per la sicurezza derivanti dalla presenza in alimenti e mangimi di sostanze che sono sia genotossiche (cioè che possono danneggiare il DNA , il materiale genetico delle cellule) sia cancerogene.
Il MOE rappresenta il rapporto tra due fattori e, per una data popolazione, valuta la dose a cui un effetto avverso di piccola entità, ma comunque misurabile, viene osservato per la prima volta e il livello di esposizione alla sostanza in esame.
Il MOE è uno strumento usato dai valutatori del rischio per analizzare possibili timori per la sicurezza derivanti dalla presenza in alimenti e mangimi di sostanze che sono sia genotossiche (cioè che possono danneggiare il DNA, il materiale genetico delle cellule) sia cancerogene. Il MOE rappresenta il rapporto tra due fattori e, per una data popolazione, valuta la dose a cui un effetto avverso di piccola entità, ma comunque misurabile, viene osservato per la prima volta e il livello di esposizione alla sostanza in esame.
Si trattano dei valutatori del rischio per analizzare possibili timori in termini di sicurezza derivanti dalla presenza in alimenti e mangimi di sostanze sia genotossiche sia cancerogene. La presenza, non auspicabile, di tali sostanze genotossiche e carcinogeniche in alimenti e mangimi potrebbe derivare da inquinamento ambientale o da processi produttivi.
Il MOE non viene utilizzato per valutare la sicurezza di sostanze soggette ad apposita regolamentazione e deliberatamente aggiunte alla filiera alimentare (per esempio additivi alimentari e mangimi o materiali a contatto con gli alimenti). Tuttavia, in una dichiarazione scritta pubblicata nel marzo 2012, il comitato scientifico dell’EFSA ha rilevato che questo approccio potrebbe essere utile per valutare la sicurezza delle impurità genotossiche e cancerogene presenti in tali sostanze a livelli molto bassi. In tal modo l’utilizzo del MOE può contribuire ad assistere i gestori del rischio nel definire eventuali azioni necessarie a mantenere l’esposizione a tali sostanze quanto più bassa possibile.
Il comitato scientifico dell’EFSA ha pubblicato un primo parere nell’ottobre 2005, raccomandando il ricorso all’approccio del MOE per valutare la sicurezza di contaminanti che sono sia genotossici sia cancerogeni.