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ID 21996 | 05.06.2024 / In allegato
Con l’anno 2022 si conclude il triennio della programmazione del piano nazionale di controllo ufficiale per ricercare la presenza di OGM negli alimenti, in atto per gli anni 2020-2022.
Come noto il Piano nasce da una consolidata collaborazione tra il Ministero della salute, il Centro di referenza nazionale per la ricerca degli OGM (CROGM) e l’Istituto superiore di sanità al fine di facilitare la programmazione e il coordinamento delle attività di controllo condotte dalle Autorità sanitarie regionali e provinciali. Attività di controllo svolta in applicazione sia della normativa quadro del settore degli OGM, i regolamenti (CE) nn. 1829/2003 e 1830/2003, sia del regolamento (UE) n. 625/2017.
Nell’allegato 1 viene riportata la legislazione di riferimento al momento vigente per il settore degli alimenti geneticamente modificati.
Il Piano nazionale, oltre a definire ruoli ed obiettivi per tutti i soggetti coinvolti, individua le principali matrici alimentari da sottoporre al controllo e i criteri a cui ogni Regione e Provincia autonoma deve conformarsi per l’adozione di un Piano regionale di controllo ufficiale sul proprio territorio.
Relativamente ai controlli previsti all’importazione, come stabilito dal DM 24/2021, le competenze sono attribuite ai Posti di controllo frontalieri, uffici periferici del Ministero della salute.
È bene ricordare i soggetti coinvolti nell’attuazione del Piano nazionale e le relative competenze sono:
- le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano per la programmazione e il coordinamento delle attività di vigilanza e controllo sul territorio di competenza;
- le ASL per l’espletamento delle attività di vigilanza e controllo;
- gli Posti di controllo frontalieri (PCF) per le attività di controllo sui prodotti di origine non animale destinati all’alimentazione umana, presentati all’importazione;
- gli IIZZSS, le ARPA, le ASL designati dalle Autorità competenti per effettuare le analisi di laboratorio, facenti parte del Network Italiano dei laboratori OGM (NILO);
- il CROGM, presso l’IZS del Lazio e Toscana, che opera anche in qualità di Laboratorio Nazionale di riferimento ai sensi del regolamento (CE) n. 625/2017;
- l’Istituto Superiore di Sanità per le eventuali controversie su campioni di alimenti non conformi.
La presente relazione è stata predisposta dal Ministero della salute - DGISAN ufficio 6, sulla base dei risultati dei controlli ufficiali, elaborati dal CROGM che gestisce il database nazionale in cui sono inseriti i dati relativi all’attività analitica svolta dai laboratori designati, validati dalle autorità regionali/provinciali attraverso l’accesso al Cruscotto Reportistica Sanitaria (CRS).
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Fonte: Ministero della Salute
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