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Relazione speciale 02/2025 - Inquinamento urbano nell’UE

ID 23306 | | Visite: 72 | Documenti Ambiente UEPermalink: https://www.certifico.com/id/23306

Relazione speciale 02 2025

Relazione speciale 02/2025 - Le città hanno aria più pulita, ma sono ancora troppo rumorose

ID 23306 | 16.01.2025 / In allegato

Relazione speciale 02/2025: Inquinamento urbano nell’UE – Le città hanno aria più pulita, ma sono ancora troppo rumorose

GU C/2025/359 del 16.1.2025

L’inquinamento atmosferico ed acustico può danneggiare la nostra salute, soprattutto nelle aree urbane, dove vive la maggior parte dei cittadini dell’UE.

La Corte ha verificato in che modo le città selezionate applicano la normativa UE finalizzata a meglio tutelare la salute. Ha riscontrato che, nonostante un miglioramento della qualità dell’aria, le norme in materia non sono state sempre rispettate o hanno iniziato ad essere rispettate solo di recente. Ha inoltre osservato che le nostre città sono ancora troppo rumorose.

La Corte ritiene che la mancanza di obiettivi di riduzione del rumore da parte dell’UE disincentivi gli Stati membri dal dare priorità alle azioni volte a ridurre efficacemente l’inquinamento acustico. Osserva inoltre che le soglie di segnalazione del rumore riguardano solo la parte della popolazione dell’UE che potrebbe essere esposta a emissioni acustiche nocive.

La Corte raccomanda di ridurre i livelli nocivi di rumore.

Sintesi

I L’inquinamento atmosferico e quello acustico sono riconosciuti dall’Organizzazione mondiale della sanità come due delle più gravi minacce ambientali per la salute umana. L’aria inquinata e il rumore ambientale tendono a peggiorare nelle aree urbane, dove vivono tre cittadini dell’UE su quattro.

II Per tutelare i cittadini, l’UE ha introdotto norme che disciplinano la qualità dell’aria e i livelli di rumore ambientale. Il Green Deal europeo e il piano d’azione per l’inquinamento zero hanno confermato la linea d’azione dell’UE fissando obiettivi per ridurre ulteriormente l’impatto dell’aria inquinata e del rumore eccessivo sulla salute umana. La Corte ha deciso di condurre l’audit poiché la Commissione è a metà strada nel conseguimento degli obiettivi per raggiungere l’inquinamento zero entro il 2030. Il quadro giuridico dell’UE in materia di qualità dell’aria è in fase di revisione per introdurre norme più rigorose entro il 2030, ma la direttiva UE del 2002 sul rumore ambientale non è mai stata rivista. L’obiettivo del presente audit è aiutare i responsabili delle politiche ad adottare misure efficaci contro l’inquinamento nocivo.

III Nella relazione, la Corte ha verificato se il quadro giuridico esistente sia stato attuato correttamente e se le misure adottate siano state efficaci nel migliorare la qualità dell’aria e ridurre i livelli di rumore nei paesi selezionati (Grecia, Spagna e Polonia) e nelle relative città, ossia Atene, Barcellona e Cracovia. La Commissione stima che il sostegno dell’UE per conseguire gli obiettivi in materia di aria pulita sia ammontato a circa 46,4 miliardi di euro nel periodo di programmazione 2014-2020 e a circa 185,5 miliardi di euro nel periodo 2021-2027. La Corte ha esaminato le misure adottate per affrontare il problema dell’inquinamento atmosferico e acustico (incluse alcune misure che hanno beneficiato del sostegno finanziario dell’UE), nonché l’azione della Commissione volta a far rispettare l’attuazione della pertinente legislazione dell’UE.

IV La Corte ha riscontrato che, sebbene nell’UE (comprese le città selezionate) la qualità dell’aria stia migliorando, le norme al riguardo non sono sempre state rispettate o hanno iniziato ad essere rispettate solo di recente. L’attuale revisione delle direttive dell’UE sulla qualità dell’aria ambiente, che inasprirà le norme vigenti in materia di qualità dell’aria, richiederà alle città selezionate di intensificare ulteriormente gli sforzi.

V È difficile valutare i progressi compiuti nella riduzione dell’inquinamento acustico, principalmente perché la maggioranza degli Stati membri dell’UE valuta e segnala l’entità di tale inquinamento in modo incompleto e con ritardo. Le lacune della mappatura acustica privano le autorità di dati essenziali sull’esposizione dei cittadini a livelli di rumore nocivi.

VI A livello dell’UE, se da un lato esistono norme in materia di qualità dell’aria, dall’altro mancano valori-limite o valori-obiettivo dell’UE sulla riduzione dell’inquinamento acustico. La Corte ha riscontrato che le azioni volte alla riduzione del rumore non sono prioritarie nelle città selezionate e, nella migliore delle ipotesi, sono attuate solo parzialmente. La Corte ritiene che la mancanza di obiettivi di riduzione del rumore da parte dell’UE disincentivi gli Stati membri dal dare priorità alle azioni per una riduzione efficace dell’inquinamento acustico. La Corte osserva inoltre che le soglie di segnalazione del rumore riguardano solo la parte della popolazione dell’UE che può essere esposta a livelli nocivi di emissioni acustiche.

VII In caso di mancato rispetto della pertinente legislazione dell’UE, ad esempio il superamento dei valori-limite per la qualità dell’aria o l’assenza di strumenti strategici per la gestione del rumore, la Commissione potrebbe intervenire ed avviare una procedura di infrazione nei confronti dello Stato membro interessato. La Corte ha riscontrato che le procedure di infrazione della Commissione sono state spesso piuttosto lunghe e, in alcuni casi, parzialmente inefficaci nel risolvere il problema della non-conformità.

VIII Per risolvere efficacemente il problema dell’inquinamento atmosferico e acustico nelle aree urbane, le regioni e le città dovrebbero elaborare e attuare piani d’azione. In alcune occasioni, la Corte ha riscontrato che i piani d’azione nelle città selezionate erano in ritardo o non erano stati affatto elaborati; ciò ha impedito di attivare risposte tempestive ed efficaci a tali problemi.

IX La Corte ha inoltre riscontrato che l’efficacia delle misure sottoposte ad audit, adottate per combattere l’inquinamento atmosferico e acustico a livello locale, era spesso ridotta a causa di una pianificazione e un coordinamento inadeguati da parte delle autorità nazionali e regionali. Di conseguenza, le soluzioni programmate sono state talvolta ridimensionate o rinviate.

X Analizzando i progetti selezionati co-finanziati dall’UE che hanno potenzialmente contribuito a migliorare la qualità dell’aria e a ridurre l’inquinamento acustico, la Corte ha rilevato che era spesso impossibile valutare l’efficacia di tali progetti e, dunque, quella del corrispondente finanziamento dell’UE. Ciò era dovuto all’assenza di indicatori di progetto specifici che consentissero di valutare gli effetti di un progetto in relazione al suo contributo ad una migliore qualità dell’aria e livelli di rumore più bassi.

XI Alla luce delle proprie constatazioni, la Corte raccomanda alla Commissione di valutare la fattibilità di:

- introdurre valori-obiettivo di riduzione del rumore e limiti al livello di rumore nella direttiva sul rumore ambientale;
- allineare il più possibile le soglie di segnalazione del rumore a quelle raccomandate dall’Organizzazione mondiale della sanità.

Indice

Paragrafo

Sintesi I - XI

Introduzione

Inquinamento urbano, un grave problema sanitario

Norme dell’UE

Aria

Rumore

Piano d’azione per l’inquinamento zero

Ruoli e responsabilità

Bilancio UE

Estensione e approccio dellʼaudit

Osservazioni

Traguardi conseguiti e lacune nell’attuazione della legislazione dell’UE
Nonostante i miglioramenti, nelle città selezionate le norme dell’UE in materia di qualità dell’aria non sono rispettate in modo uniforme
Le lacune e i ritardi nella segnalazione dell’inquinamento acustico rendono difficile valutare i progressi compiuti
I piani d’azione non sono utilizzati come strumenti di gestione efficaci
Nelle città selezionate i provvedimenti esecutivi della Commissione non sono stati né tempestivi né pienamente efficaci

Le città faticano a trovare una soluzione efficace all’inquinamento atmosferico e acustico
Efficacia incerta e sfide sociali delle misure attuate
L’efficacia delle azioni è ostacolata dallo scarso coordinamento
Valutazione inadeguata dell’effetto dei progetti finanziati dall’UE

Conclusioni e raccomandazioni

Allegati
Allegato I - Città selezionate rispetto ai valori-limite dell’UE
Allegato II - Progetti sottoposti ad audit

Abbreviazioni

Glossario

Risposte della Commissione

Cronologia

Équipe di audit

...

Fonte: Corte dei Conti europea

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