Raccomandazione (UE) 2024/236
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Raccomandazione (UE) 2024/236
ID 21157 | 16.01.2024
Raccomandazione (UE) 2024/236 della Commissione, del 29 novembre 2023, sui mezzi per affrontare l’impatto dell’automazione e della digitalizzazione sulla forza lavoro nel settore dei trasporti
GU L 2024/236 del 16.01.2024
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Raccomandazione (UE) 2024/236
1. I datori di lavoro del settore dei trasporti dovrebbero essere consapevoli dell’impatto dell’automazione e della digitalizzazione in modo da prepararsi, e da preparare i lavoratori, a un futuro in cui l’automazione e la digitalizzazione siano presenti in modo equo e giusto.
Ciò significa seguire con regolarità gli ultimi sviluppi dell’automazione e della digitalizzazione, comprese le loro ripercussioni sulle attività e sul capitale umano nel settore dei trasporti. Dato che il primo elemento della consapevolezza è la trasparenza, le singole imprese potrebbero considerare la possibilità di adottare una strategia chiara per illustrare nel dettaglio l’impatto dell’automazione e della digitalizzazione sulla propria forza lavoro.
Nel caso dispongano di risorse o di capacità limitate per tenersi aggiornate in merito agli sviluppi pertinenti nel settore dei trasporti, le imprese dovrebbero ricercare adeguato sostegno presso le rispettive organizzazioni dei datori di lavoro o le associazioni di settore a livello regionale, nazionale o dell’Unione.
2. È opportuno che le organizzazioni dei datori di lavoro svolgano un ruolo attivo nel fornire informazioni pertinenti ai loro affiliati sull’impatto sociale dell’automazione e della digitalizzazione.
Tali organizzazioni dovrebbero dedicare particolare attenzione allo svolgimento di attività di sensibilizzazione tra le PMI nel settore dei trasporti, le quali spesso dispongono di risorse o capacità limitate per restare aggiornate sugli sviluppi pertinenti dell’automazione e della digitalizzazione. Al fine di fornire ai loro affiliati un sostegno su misura, le organizzazioni dei datori di lavoro potrebbero, ad esempio, effettuare un’analisi dei bisogni tra i loro membri oppure inserire il tema dell’impatto sociale dei cambiamenti previsti nel settore dei trasporti tra i punti da trattare regolarmente nelle loro riunioni pertinenti.
3. I lavoratori nel settore dei trasporti dovrebbero essere consapevoli dell’impatto previsto dell’automazione e della digitalizzazione sul loro lavoro in modo da prepararsi per le loro future carriere e restare occupabili.
A tale scopo potrebbero, ad esempio, chiedere informazioni pertinenti ai rappresentanti dei lavoratori o ai propri responsabili, oppure potrebbero partecipare ad appositi eventi di formazione.
4. I rappresentanti dei lavoratori dovrebbero svolgere un ruolo attivo nel sensibilizzare i lavoratori nel settore dei trasporti in merito all’impatto dell’automazione e della digitalizzazione sul loro lavoro.
È opportuno che siano fornite informazioni pertinenti ai livelli adeguati, ad esempio, i rappresentanti dei lavoratori dell’impresa dovrebbero fornire informazioni ai lavoratori di quell’impresa; i sindacati nazionali o di settore dovrebbero fornire informazioni ai rispettivi affiliati; e le organizzazioni dei lavoratori a livello europeo dovrebbero fornire informazioni ai loro affiliati nazionali.
Al fine di fornire sostegno su misura alla forza lavoro e di coinvolgere tutti i lavoratori, compresi alcuni gruppi sottorappresentati, quali i lavoratori con disabilità e quelli provenienti da contesti migratori, in un dialogo sull’impatto previsto dell’automazione e della digitalizzazione sul loro lavoro, i rappresentanti dei lavoratori potrebbero, ad esempio, predisporre materiale informativo, creare sezioni dedicate nei siti web oppure organizzare appositi eventi di formazione. Potrebbe altresì essere presa in considerazione la possibilità di predisporre una comunicazione mirata per gruppi specifici di lavoratori, ad esempio quelli che potrebbero avere difficoltà ad adattarsi alle nuove tecnologie.
5. Le parti sociali del settore dei trasporti sono invitate a contribuire congiuntamente a sensibilizzare i datori di lavoro, i lavoratori e i loro rappresentanti con un approccio di partenariato.
Il dialogo tra le due parti del settore, ad esempio nel quadro di un processo di contrattazione collettiva a livello settoriale, nazionale o di impresa, può promuovere una comprensione comune delle questioni in gioco (inclusa la definizione dei termini pertinenti) e quindi contribuire alla sensibilizzazione in merito all’impatto previsto dell’automazione e della digitalizzazione sulla forza lavoro.
Le parti sociali che partecipano ai comitati per il dialogo sociale nel settore dei trasporti a livello europeo sono invitate, qualora non lo avessero già fatto, ad affrontare congiuntamente l’impatto sociale dell’automazione e della digitalizzazione.
Le parti sociali settoriali a livello europeo sono invitate a diffondere ampiamente, sia tra i loro affiliati che tra le loro controparti in altri segmenti del settore dei trasporti, le loro raccomandazioni pertinenti, quali le raccomandazioni comuni sulla trasformazione digitale e il dialogo sociale nel settore dei trasporti urbani pubblici in Europa (48), i risultati del progetto cofinanziato dall’Unione sull’occupabilità nel settore ferroviario alla luce della digitalizzazione e dell’automazione, e le raccomandazioni scaturite dal progetto WESS cofinanziato dall’Unione (Contributing to an Attractive, Smart and Sustainable Working Environment in the Shipping Sector).
6. I responsabili delle politiche a livello nazionale e regionale dovrebbero utilizzare il dialogo già esistente con i portatori di interessi del settore dei trasporti per sensibilizzare in merito all’impatto sociale dell’automazione e della digitalizzazione. È opportuno che le piattaforme già esistenti dei portatori di interessi siano utilizzate per fornire informazioni pertinenti sull’impatto sociale della transizione, che i portatori di interessi potranno trasmettere ai loro affiliati.
I responsabili delle politiche, ad esempio, potrebbero inserire il tema dell’impatto sociale dei cambiamenti previsti nel settore dei trasporti e delle possibili modalità per affrontarlo tra i punti da trattare regolarmente nelle loro riunioni pertinenti con i portatori di interessi del settore dei trasporti, alle quali potrebbero invitare esperti in materia. Essi potrebbero organizzare, se opportuno, apposite riunioni informative per le parti sociali del settore dei trasporti.
7. Le associazioni di settore (quali le associazioni di imprese e le camere di commercio) e le organizzazioni della società civile che rappresentano tutti i gruppi di lavoratori, in particolare in particolare i gruppi a maggior rischio di esclusione dal mercato del lavoro (come i lavoratori con disabilità e quelli provenienti da contesti migratori), dovrebbero svolgere un ruolo attivo nel sensibilizzare in merito all’impatto sociale e alle opportunità dell’automazione e della digitalizzazione, anche investendo in campagne di sensibilizzazione e migliorando la trasparenza riguardo ai costi di un cambiamento che non sia stato né previsto né gestito.
2. Miglioramento del livello delle competenze e riqualificazione
8. I datori di lavoro, i lavoratori e le autorità pubbliche a vari livelli dovrebbero collaborare, anche con le parti sociali, per valutare ed individuare le carenze di competenze e il futuro fabbisogno di competenze connessi all’automazione e alla digitalizzazione nel settore dei trasporti in generale o in un’impresa, in una professione o in un modo di trasporto specifici.
Così facendo, essi dovrebbero far conoscere e sfruttare le opportunità offerte dagli strumenti già esistenti a livello nazionale ed europeo, quali:
- gli strumenti di analisi del fabbisogno di competenze del Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale (Cedefop), che forniscono dati in merito al fabbisogno attuale e futuro di competenze e alle tendenze del mercato del lavoro. Tra questi vi è lo strumento Skills-OVATE, che fornisce informazioni dettagliate sui posti di lavoro e sulle competenze richieste dai datori di lavoro applicando la tecnologia dei megadati agli annunci di lavoro online;
- lo strumento di valutazione delle competenze digitali, uno strumento di autovalutazione che permette alle persone di verificare le loro competenze digitali e di accedere ad opportunità di formazione corrispondenti alle loro esigenze;
- la serie di guide del Cedefop intitolata Comprendere i cambiamenti tecnologici e il fabbisogno di competenze, che ha come obiettivo di informare gli analisti e i responsabili delle politiche sui metodi disponibili per prevedere il fabbisogno di competenze utilizzati per orientarsi tra le incertezze dell’evoluzione delle tecnologie e della domanda di competenze. La prima guida pratica, ad esempio, fornisce informazioni utili in merito alle indagini sulle competenze dei datori di lavoro e dei lavoratori.
9. I portatori di interessi del settore dei trasporti, comprese le parti sociali, sono invitati a concepire approcci strategici e a creare cooperazione per elaborare soluzioni concrete per sviluppare le competenze nel settore dei trasporti in generale o in un modo di trasporto specifico, con particolare attenzione per le competenze digitali.
Per i modi di trasporto che non sono stati finora interessati da tali partenariati, ad esempio, l’invito è a trarre ispirazione dai piani attualmente in corso per la cooperazione settoriale sulle competenze nel settore del trasporto marittimo (SKILLSEA) (54) e in quello delle forniture ferroviarie e del trasporto su rotaia (STAFFER), nonché dall’Alleanza per le competenze nel settore automobilistico, in modo da prepararsi ai cambiamenti in atto e a quelli futuri.
I portatori di interessi del settore dei trasporti dovrebbero inoltre contribuire all’attuazione del patto per le competenze, ad esempio stringendo uno o più partenariati su vasta scala per le competenze sugli ecosistemi relativi ai trasporti, individuati nella strategia industriale europea. I membri del patto hanno accesso a conoscenze riguardanti le esigenze in termini di miglioramento del livello delle competenze e riqualificazione, a servizi di consulenza sugli strumenti di finanziamento pertinenti atti a potenziare le competenze degli adulti nelle loro regioni e paesi e a opportunità di partenariato.
Potrebbe essere esplorato anche l’uso delle microcredenziali come metodo mirato per migliorare il livello delle competenze dei lavoratori e riqualificarli in linea con l’approccio europeo alle microcredenziali per l’apprendimento permanente e l’occupabilità, come previsto dalla raccomandazione del Consiglio del 16 giugno 2022.
10. Sulla base delle valutazioni del fabbisogno di competenze, i portatori di interessi del settore dei trasporti, comprese le parti sociali, e gli erogatori di istruzione e formazione pertinenti sono invitati a elaborare e organizzare adeguati programmi di formazione iniziale e continua, anche per quanto riguarda le microcredenziali, e il materiale apposito.
I programmi di formazione dovrebbero essere concepiti in un’ottica di apprendimento permanente in modo da contribuire anche al mantenimento e al miglioramento dell’occupabilità della forza lavoro nel settore dei trasporti, anche in vista dei cambiamenti previsti per quanto concerne i profili professionali o i compiti del settore in un mercato del lavoro in evoluzione. Ad esempio, le attività pertinenti a livello europeo comprendono la valutazione degli attuali corsi di aggiornamento in materia di navigazione interna in generale e, più specificamente, per l’esercizio delle navi automatizzate, nonché il confronto tra i sistemi di formazione professionale per affrontare i cambiamenti del lavoro portuale. I programmi di formazione dovrebbero inoltre essere elaborati in modo da garantire l’inclusività e l’accessibilità, anche in considerazione del numero crescente di lavoratori anziani o con disabilità.
11. I datori di lavoro del settore dei trasporti dovrebbero promuovere il miglioramento del livello delle competenze e la riqualificazione all’interno delle loro imprese, rendere accessibili misure di formazione pertinenti (come le microcredenziali) ai loro lavoratori e motivarli a partecipare alle misure di formazione che rispondono al loro fabbisogno di competenze specifico.
È opportuno che l’accesso alla formazione sia garantito ai sensi della normativa e degli accordi collettivi e a tutti i gruppi di lavoratori. Potrebbero essere prese in considerazione anche ulteriori pratiche per il miglioramento del livello delle competenze e la riqualificazione, come l’affiancamento di lavoratori giovani e anziani nell’ambito di una stessa impresa di trasporti per favorire il trasferimento reciproco di competenze e abilità.
12. I lavoratori nel settore dei trasporti dovrebbero essere disposti a partecipare alle valutazioni delle competenze e successivamente a misure di formazione che rispondano al loro fabbisogno di competenze specifico. A seconda della loro carriera professionale e in considerazione dei cambiamenti previsti per quanto concerne i profili o le mansioni professionali nel settore dei trasporti, i lavoratori dovrebbero porsi in una prospettiva di apprendimento permanente in modo da mantenere e migliorare la propria occupabilità.
13. I responsabili delle politiche e le autorità pubbliche a livello nazionale dovrebbero sostenere l’attuazione delle iniziative pertinenti dell’Unione per il miglioramento del livello delle competenze e la riqualificazione della forza lavoro in linea con le azioni previste nell’ambito dell’agenda delle competenze per l’Europa, e promuovere la creazione di reti pertinenti, come il patto per le competenze e la coalizione per le competenze e le occupazioni digitali, nonché l’attività di informazione riguardo le opportunità di finanziamento pertinenti dell’Unione.
3. Migliorare le condizioni di lavoro
14. Le parti sociali del settore dei trasporti sono invitate a contribuire al miglioramento delle condizioni di lavoro nel contesto della transizione verso l’automazione e la digitalizzazione.
Se non lo hanno già fatto, sono invitate a inserire nei loro accordi collettivi a livello settoriale, nazionale o di impresa disposizioni specifiche sull’automazione e la digitalizzazione. Traendo ispirazione dagli accordi collettivi in vigore nel settore dei trasporti, le parti sociali a livello nazionale ed europeo sono invitate a lavorare insieme per individuare esempi di buone pratiche di tali disposizioni specifiche per ciascun modo di trasporto e a condividerle con i rispettivi affiliati.
15. In considerazione del ruolo importante che il dialogo sociale ha nel plasmare le transizioni economiche e nello stimolare l’innovazione sul posto di lavoro, tenendo altresì conto della varietà della copertura della contrattazione collettiva nei diversi settori e paesi, i responsabili delle politiche a livello nazionale e regionale dovrebbero promuovere e creare le condizioni per migliorare il funzionamento e l’efficacia della contrattazione collettiva e del dialogo sociale.
4. Gestire il cambiamento
16. I datori di lavoro nel settore dei trasporti dovrebbero introdurre e attuare piani di gestione del cambiamento a livello aziendale per gestire la transizione verso l’automazione e la digitalizzazione in maniera proattiva e partecipativa, nonché per incentivare e promuovere tra i lavoratori un atteggiamento positivo nei confronti del cambiamento. È opportuno che i piani di gestione del cambiamento siano elaborati in stretta collaborazione con i rappresentanti dei lavoratori. Tali piani dovrebbero contenere disposizioni relative alla valutazione, al monitoraggio e alla revisione dei metodi e delle modalità di gestione del cambiamento.
In questo contesto, è opportuno che i datori di lavoro seguano le buone pratiche e i principi indicati nel quadro UE per la qualità nell’anticipazione dei cambiamenti e delle ristrutturazioni.
17. Le organizzazioni dei datori di lavoro dovrebbero svolgere un ruolo attivo nel promuovere e sostenere la necessità e i vantaggi della gestione del cambiamento tra i loro affiliati. Tali organizzazioni dovrebbero prestare particolare attenzione alle esigenze delle PMI nel settore dei trasporti, le quali spesso dispongono di risorse o capacità limitate per creare i loro piani di gestione del cambiamento.
Al fine di fornire un sostegno mirato ai loro affiliati, le organizzazioni dei datori di lavoro dovrebbero condividere le buone pratiche di introduzione e attuazione dei piani di gestione del cambiamento.
18. I rappresentanti dei lavoratori dovrebbero svolgere un ruolo attivo nell’elaborazione dei piani di gestione del cambiamento a livello aziendale, sia per rispondere alle esigenze specifiche della forza lavoro sia per garantire che siano coinvolti tutti i gruppi di lavoratori. Ciò è particolarmente importante per promuovere l’inclusione digitale di una forza lavoro nel settore dei trasporti che sta invecchiando.
19. I responsabili delle politiche e le autorità pubbliche dovrebbero accompagnare la gestione del cambiamento, nonché sostenere, diffondere e promuovere l’ampia applicazione del quadro UE per la qualità nell’anticipazione dei cambiamenti e delle ristrutturazioni.
5. Finanziamento
20. I portatori di interessi del settore dei trasporti, comprese le parti sociali, sono invitati ad utilizzare i programmi o i fondi locali, regionali, nazionali o dell’Unione per gestire l’impatto sociale dell’automazione e della digitalizzazione, in maniera tale da garantire l’inclusività e l’accessibilità per tutti i lavoratori, in particolare quelli a maggior rischio di esclusione.
Tra gli esempi di programmi o fondi nazionali si annoverano i fondi per la formazione, i fondi settoriali, i conti individuali di apprendimento e i buoni. A livello dell’Unione sono presenti vari strumenti di finanziamento per il miglioramento del livello delle competenze e la riqualificazione, accessibili attraverso intermediari finanziari, le autorità nazionali o la Commissione. Una panoramica dei rispettivi programmi e fondi, della procedura per la presentazione delle domande, dell’ambito di applicazione per quanto concerne le competenze e della dotazione finanziaria complessiva per il periodo 2021-2027 è disponibile sul sito web della Commissione. Il polo delle conoscenze del patto europeo per le competenze contiene una banca dati online e uno strumento di ricerca delle opportunità di finanziamento a livello dell’Unione, nazionale e regionale specifiche per il miglioramento del livello delle competenze e la riqualificazione. Opportunità di finanziamento dell’Unione per il miglioramento del livello delle competenze e la riqualificazione delle persone e delle organizzazioni sono disponibili sulla piattaforma per le competenze e le occupazioni digitali. È opportuno che anche a livello nazionale siano rese pubbliche le informazioni riguardanti i programmi/fondi pertinenti.
21. Le organizzazioni dei datori di lavoro e i rappresentanti dei lavoratori dovrebbero contribuire a sensibilizzare i loro affiliati in merito a tali fondi o programmi e alle relative modalità di utilizzo. Lo stesso vale per le associazioni di settore a livello regionale, nazionale ed europeo. Dovrebbero dedicare particolare attenzione allo svolgimento di attività di sensibilizzazione tra le PMI nel settore dei trasporti, le quali spesso dispongono di risorse o capacità limitate per reperire i programmi o i fondi pertinenti a livello nazionale o dell’Unione. Oltre a ciò, le organizzazioni dei datori di lavoro e i rappresentanti dei lavoratori dovrebbero dar voce alle loro esigenze nella fase di progettazione di tali programmi o fondi.
22. I responsabili delle politiche e le autorità pubbliche a livello nazionale dovrebbero promuovere e favorire l’accesso alle informazioni sugli strumenti di finanziamento pertinenti. Nello stabilire le priorità di tali programmi o fondi, è opportuno che i responsabili delle politiche e le autorità pubbliche consultino le parti sociali, comprese quelle del settore dei trasporti, in merito alle loro esigenze specifiche.
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