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CEM4: certifico machinery directive

Il software per Direttiva macchine

da Marzo 2000

Promo Anniversary 21°
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Abbonamenti: Promo -20% fino al 31 Dicembre

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CEM4 Promo -20% Luglio 2017


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CEM4 Versioni "COMPLETE" e "SUITE"

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Procedure Sicurezza attività e attrezzature

Procedure sicurezza 2023
€ 240,00 + IVA    

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Specifiche

978-88-98550-62-3
2023 (Rev. 6.0)
2023
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Modello
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IT
CM43

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Promo Certifico Fidelity

  • Procedure Sicurezza attività e attrezzature

    Rev. 6.0 del 28 Febbraio 2023 (Ed. 2023)

    Il Prodotto Rev. 6.0 del 28 Febbraio 2023 (Ed. 2023) raccoglie procedure di sicurezza da adottare in azienda per attività e l'uso di diverse attrezzature al fine di ottemperare agli obblighi di cui all'Art. 36 (TUSSL / link) del D.Lgs. 81/2008 Informazione dei lavoratori.

    Con un taglio semplice e sintetico, può essere un utile strumento, sia, per l'informazione dei lavoratori, che, per l'elaborazione del DVR.

    Sviluppato su Documento "Procedure Sicurezza attività macchine", presenta una nuova struttura delle schede, per ogni attività e attrezzature (vedi elenco) sono indicati:

    - Immagine riferimento
    - Comportamenti prima dell'attività/uso
    - Comportamenti durante l'attività/uso
    - Comportamenti dopo l'attività/uso
    - DPI
    - Formazione specifica per il tipo di attività/attrezzatura
    - Tabelle
    - Segnaletica

    Indice Portfolio

    01. Procedure sicurezza attività e macchine Ed. 2023 (Rev. 6.0)
    02. Legislazione
    03. Segnaletica EN ISO 7010

    Pag. 585
    Formato doc

    Procedure sicurezza attività e macchine Ed. 2023 (Rev. 6.0)

    (in rosso le novità/aggiornamenti della Rev. 6.0 del 28 Febbraio 2023)

    INDICE

    1. PREMESSA
    2. INDICAZIONI GENERALI
    2.1 USO DELLE MACCHINE UTENSILI
    2.2 SICUREZZA OFFICINA E MEGAZZINO
    2.3 PRIMA DEL LAVORO
    2.4 DURANTE IL LAVORO
    2.5 DOPO IL LAVORO
    3. ATTREZZATURE USO IN SICUREZZA
    3.1 FRESA
    3.2 TORNIO
    3.3 TRAPANO A COLONNA
    3.4 MOLATRICE
    3.5 UTENSILI MANUALI
    3.6 PRESSA MECCANICA CON INNESTO MECCANICO
    3.7 PRESSA MECCANICA CON INNESTO A FRIZIONE
    3.8 PRESSA PIEGATRICE
    3.9 PRESSA IDRAULICA
    3.10 SEGA A NASTRO
    3.11 CESOIA
    3.12 PUNZONATRICE IDRAULICA
    3.13 PALLINATRICE
    3.14 TAGLIO PLASMA
    3.15 SCANTONATRICE
    3.16 FILETTATRICE PER TUBI
    3.17 COMPRESSORE
    3.18 GENERATORE
    3.19 SMERIGLIATRICE ANGOLARE
    3.20 CRICK PER SOLLEVAMENTO AUTOMEZZI
    3.21 CARICA BATTERIE
    3.22 TRAPANO
    3.23 TRAPANO AVVITATORE
    3.24 MOTOSEGA
    3.25 SEGHETTO ALTERNATIVO
    3.26 TRONCATRICE A DISCO
    3.27 IDROPULITRICE
    3.28 TELAIO CIRCOLARE
    3.29 TELAIO RETTILINEO ELETTRONICO
    3.30 TELAIO RETTILINEO SEMI-ELETTRONICO
    3.31 MACCHINE PER PUNTINO O RIMAGLIATRICI
    3.32 MACCHINA DI TAGLIO AUTOMATICA
    3.33 FUSTELLATRICI A BRACCIO ROTANTE
    3.34 PRESSE MANUALI E AUTOMATICHE PER APPLICAZIONE TERMOADESIVI
    3.35 NASTRATRICE
    3.36 REGGIATRICE
    3.37 SEGHETTO ALTERNATIVO
    3.38 PIALLA A SPESSORE
    3.39 PIALLA A FILO
    3.40 PANTOGRAFO
    3.41 PANTOGRAFO A CONTROLLO NUMERICO
    3.42 TOUPIE
    3.43 MULTILAMA
    3.44 CALIBRATRICE
    3.45 CALANDRA
    3.46 STOZZATRICE | LIMATRICE
    3.47 RETTIFICATRICE
    3.48 CENTRO DI LAVORO
    3.49 ISOLA ROBOTIZZATA
    3.50 TENONATRICE
    3.51 SCORNICIATRICE
    3.52 SQUADRATRICE
    3.53 BORDATRICE
    3.54 FORATRICE
    3.55 SEZIONATRICE ORIZZONTALE
    3.56 DENTATRICE A CREATORE
    4. AUTOMEZZI E MACCHINE MOBILI USO IN SICUREZZA
    4.1 AUTOMEZZI PER SPOSTAMENTO MATERIALE
    4.2 ESCAVATORE TERNA
    4.3 AUTOCESTELLO PER LAVORI IN QUOTA (PLE)
    4.4 CARRELLO ELEVATORE (MULETTO)
    5. AUTOGRÙ
    6. CARROPONTE
    7. GENERATORE DI VAPORE
    8. BOMBOLE DI GAS
    9. OPERAZIONI DI SALDATURA E TAGLIO
    10. CABINA DI VERNICIATURA
    11. SCALE
    11.1 TIPOLOGIE DI SCALE
    11.2 SCELTA DELLA SCALA
    11.3 USO DELLA SCALA
    12. TRABATTELLO
    13. CINGHIE DI ANCORAGGIO
    13.1 DESCRIZIONE
    13.2 IDENTIFICAZIONE
    13.3 UTILIZZO DEL SISTEMA DI ANCORAGGIO
    13.4 ISPEZIONE, CONTROLLO E VERIFICA DEL SISTEMA DI ANCORAGGIO E CONSERVAZIONE DELLO STESSO
    14. ACCESSORI DI SOLLEVAMENTO
    14.1 BRACHE A CATENA
    14.2 SCELTA DELLA CATENA INVECE DELLA FUNE IN ACCIAIO VANTAGGI/SVANTAGGI
    14.3 VERIFICHE PRIMA DELL’USO
    14.4 USO IN SICUREZZA
    14.5 MESSA FUORI SERVIZIO/MANUTENZIONE
    14.6 ESEMPIO TARGA PORTATE
    14.7 BRACHE IN FUNE DI ACCIAIO
    14.8 EFFETTI GIRATORI FUNI ANTIGIREVOLI
    14.9 STABILITÀ DEI BOZZELLI
    14.10 TAMBURI E PULEGGE
    14.11 RAPPORTO DI AVVOLGIMENTO
    14.12 CONSIDERAZIONI PER D/D E COMPATTATE
    14.13 TAMBURI LISCI
    14.14 TIPO DI TAMBURO E SELEZIONE FUNE
    14.15 SCELTA DELLA FUNE
    14.16 TAMBURI SCANALATI DIMENSIONI E CARATTERISTICHE DELLE GOLE
    14.17 PARTICOLARI TAMBURI
    14.18 GOLE PULEGGE: PROFILO
    14.19 MANUTENZIONE DELLE CARRUCOLE E DEI TAMBURI
    14.20 ANGOLO DI DEVIAZIONE
    14.21 VELOCITÀ FUNE
    14.22 FUNI SPECIALI A 8 TREFOLI
    14.23 DIAMETRO DELLE PULEGGE E TAMBURI
    14.24 AVVOLGIMENTO SU PICCOLI DIAMETRI
    14.25 PRESSIONE DI CONTATTO
    14.26 MATERIALE DELLE PULEGGE E DEI TAMBURI
    14.27 RULLI DI APPOGGIO
    14.28 SCELTA DEI TERMINALI
    14.29 ADEGUATEZZA DELLE FUNI AL CARICO DI LAVORO
    14.30 STOCCAGGIO E MANUTENZIONE
    14.31 INSTALLAZIONE: SVOLGIMENTO E MESSA IN OPERA
    14.32 TAGLIO FUNI
    14.33 MODALITÀ DI TAGLIO FUNE
    14.34 LUBRIFICAZIONE
    14.35 SOSTITUZIONE ED ADATTAMENTO DELLE FUNI ALLE CONDIZIONI DI LAVORO
    14.36 INSTALLAZIONE FUNE
    14.37 NORME PRATICHE PER IL CONTROLLO
    14.38 STOCCAGGIO ED IDENTIFICAZIONE DELLA FUNE
    14.39 NORME PRATICHE PER LO SCARTO
    14.40 ROTTURA DEI FILI
    14.41 USURA DEI FILI
    14.42 ISPEZIONI ALLE FUNI
    14.43 CONTROLLI NON DISTRUTTIVI
    14.44 VERIFICHE PERIODICHE
    14.45 I CONTROLLI PREVISTI ISO 4309:2017
    14.46 TIPOLOGIE DI ROTTURE, DIFETTI E CONDIZIONI DI SOSTITUZIONE (SECONDO ISO 4309:2017)
    14.47 GUIDA ALL’ACCERTAMENTO E ALLA VALUTAZIONE DELLA CORROSIONE
    14.48 AREE CRITICHE CHE RICHIEDONO UN'ISPEZIONE PARTICOLARMENTE ATTENTA
    14.49 USO IN SICUREZZA
    14.50 MESSA FUORI SERVIZIO/MANUTENZIONE
    14.51 ESEMPIO TARGA PORTATE
    14.52 BRACHE IN TESSUTO
    14.53 VERIFICHE PRIMA DELL’USO
    14.54 USO IN SICUREZZA
    14.55 MESSA FUORI SERVIZIO/MANUTENZIONE
    14.56 ESEMPIO TARGA PORTATE
    14.57 DISPOSITIVI DI PRESA DEL CARICO
    14.58 VERIFICHE DA EFFETTUARE PRIMA DELL’USO
    15. MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI
    15.1 PESO LIMITE RACCOMANDATO
    16. ISTRUZIONI PER LA CORRETTA MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI
    17. MOVIMENTAZIONE DEI CARICHI
    17.1 PREMESSA
    17.2 RESPONSABILITÀ
    17.3 INFORMAZIONE, FORMAZIONE E ABILITAZIONE SPECIFICA DEGLI OPERATORI
    17.4 CONSUMO DI BEVANDE ALCOLICHE E SUPERALCOLICHE
    17.5 PRINCIPI GENERALI MOVIMENTAZIONE
    17.6 ESEMPI DI SOLLEVAMENTO
    17.7 MACCHINE PER IL SOLLEVAMENTO
    18. AUTOGRÙ
    18.1 PIANO DI SICUREZZA
    18.2 OPERATORI COINVOLTI
    18.3 OBBLIGHI OPERATORI COINVOLTI NELLE OPERAZIONI CON AUTOGRÙ
    18.4 OPERAZIONI DI SICUREZZA PRELIMINARI ALLA MOVIMENTAZIONE
    18.5 USO IN SICUREZZA DELL’AUTOGRU
    18.6 MISURE DA ADOTTARE IN CASO DI INTERRUZIONE DEL LAVORO
    18.7 MISURE DA ADOTTARE DOPO IL LAVORO
    18.8 MANUTENZIONE
    18.9 DPI
    19. GRU A BANDIERA
    19.1 ELEMENTI PRINCIPALI
    19.2 DISPOSITIVI DI COMANDO
    19.3 OBBLIGHI DEGLI OPERATORI
    19.4 OPERAZIONE DI SICUREZZA PRELIMINARI ALLA MOVIMENTAZIONE
    19.5 USO DELLA GRU A BANDIERA
    19.6 MISURE DA ADOTTARE DOPO IL LAVORO
    19.7 DPI
    20. PARANCHI ELETTRICI A CATENA/FUNE/MANUALI
    20.1 OBBLIGHI DEGLI OPERATORI
    20.2 OPERAZIONE DI SICUREZZA PRELIMINARI ALLA MOVIMENTAZIONE
    20.3 USO DEL PARANCO
    20.4 MISURE DA ADOTTARE DOPO IL LAVORO
    20.5 DPI
    21. ARGANO MANUALE
    21.1 ANOMALIE DI FUNZIONAMENTO
    21.2 USO IN SICUREZZA
    22. MORSE DI SOLLEVAMENTO
    22.1 USO IN SICUREZZA
    23. FORCHE PER PALLETS
    23.1 USO IN SICUREZZA
    23.2 PROCEDURE MOVIMENTAZIONE SICURA
    24. TRASPORTO DI PERSONE CON DISPOSITVI DI SOLLEVAMENTO
    24.1 ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
    24.2 CONTROLLO PRELIMINARI ALL’UTILIZZO DELLA CESTA
    24.3 PERSONE DIRETTAMENTE INTERESSATE
    24.4 PROCEDURA OPERATIVA
    25. LAVORO SUI TETTI
    25.1 PONTEGGI
    25.2 COPERTURE NON PORTANTI
    25.3 D.P.I. CONTRO LE CADUTE
    26. USO DISPOSITIVI ANTICADUTA
    26.1 PREMESSA
    26.2 CARATTERISTICHE BASE DEI SISTEMI ANTICADUTA
    26.3 IMBRACATURA
    26.4 PROCEDURA USO SISTEMA ANTICADUTA
    26.5 SISTEMI ANTICADUTA BASATI SU UNO O PIÙ CORDINI ASSORBITORI DI ENERGIA
    26.6 SISTEMI ANTICADUTA BASATI SU UN DISPOSITIVO ANTICADUTA RETRATTILE
    26.7 SISTEMI DI ARRESTO CADUTA BASATI SU UNA LINEA DI ANCORAGGIO VERTICALE E UN DISPOSITIVO ANTICADUTA DI TIPO GUIDATO
    26.8 SISTEMI ANTICADUTA BASATI SU UNA LINEA DI ANCORAGGIO ORIZZONTALE E UNO O PIÙ DISPOSTIVI PER LO SCORRIMENTO
    26.9 LINEE DI ANCORAGGIO ORIZZONTALI RIGIDE INSTALLATE IN MODO PERMANENTE
    26.10 LINEE DI ANCORAGGIO ORIZZONTALI FLESSIBILI INSTALLATE IN MODO PERMANENTE
    26.11 LINEE DI ANCORAGGIO ORIZZONTALI FLESSIBILI INSTALLATE IN MODO TEMPORANEO
    26.12 TECNICHE DI POSIZIONAMENTO
    26.13 RISCHI DERIVANTI DA UN USO SCORRETTO DEI DISPOSITIVI DI ANCORAGGIO
    26.14 ISPEZIONE IMBRACATURE
    27. SPAZI CONFINATI
    27.1 PREMESSA
    27.2 PERICOLI
    27.3 MATERIALI E STRUMENTI
    27.4 REQUISITI DEL PERSONALE CHE PUÒ SVOLGERE ATTIVITÀ IN SPAZI CONFINATI
    27.5 ATTIVITÀ IN SPAZI CONFINATI
    27.6 ATTIVITÀ IN SPAZI CONFINATI CONDOTTE DA DITTE TERZE
    27.7 GESTIONE DELLE EMERGENZE
    27.8 ISTRUZIONE OPERATIVA 001 “ATTIVITÀ IN SPAZI CONFINATI COMUNI”
    27.9 ISTRUZIONE OPERATIVA 002 “ATTIVITÀ IN SPAZI CONFINATI SPECIALI”
    28. PROCEDURA SICUREZZA SCAVO E VIABILITÀ
    28.1 ACCESSO AL FONDO DELLO SCAVO | NICCHIE LUNGO LE RAMPE DI ACCESSO AL FONDO DELLO SCAVO
    28.2 ACCESSO AL FONDO DELLO SCAVO| PARAPETTI LUNGO LE RAMPE DI ACCESSO AL FONDO DELLO SCAVO
    28.3 ACCESSO AL FONDO DELLO SCAVO | PASSERELLE PER ATTRAVERSAMENTO DELLO SCAVO
    28.4 ACCESSO AL FONDO DELLO SCAVO | RAMPE DI ACCESSO AL FONDO DELLO SCAVO
    28.5 ACCESSO AL FONDO DELLO SCAVO | SCALE DI DISCESA A FONDO SCAVO
    28.6 MISURE CONTRO L'ALLAGAMENTO E PRESENZA DI GAS | PRESENZA DI GAS NEGLI SCAVI (ASFISSIA)
    28.7 MISURE CONTRO L'ALLAGAMENTO E PRESENZA DI GAS | PRESENZA DI GAS NEGLI SCAVI (ESPLOSIVI)
    28.8 MISURE CONTRO L'ALLAGAMENTO E PRESENZA DI GAS| SCAVI IN PRESENZA DI ACQUA
    28.9 PARETI E ARMATURE DI PROTEZIONE DEGLI SCAVI | ARMATURA CON ANGOLO DI INCLINAZIONE MAGGIORE DELL'ANGOLO DI NATURAL DECLIVIO
    28.10 PARETI E ARMATURE DI PROTEZIONE DEGLI SCAVI | ARMATURA IN PRESENZA DI SOTTOMURAZIONI
    28.11 PARETI E ARMATURE DI PROTEZIONE DEGLI SCAVI | SCAVO CON ANGOLO DI INCLINAZIONE DELLA PARETE MINORE DELL'ANGOLO DI NATURAL DECLIVIO
    28.12 PARETI E ARMATURE DI PROTEZIONE DEGLI SCAVI | SCAVO IN TRINCEA
    28.13 PRESENZA DI LINEE ELETTRICHE E ALTRI IMPIANTI | DISTANZA DI SICUREZZA DALLE PARTI ATTIVE
    28.14 PRESENZA DI LINEE ELETTRICHE E ALTRI IMPIANTI | MESSA FUORI TENSIONE DELLE PARTI ATTIVE
    28.15 PRESENZA DI LINEE ELETTRICHE E ALTRI IMPIANTI | POSIZIONAMENTO DI OSTACOLI RIGIDI CHE IMPEDISCONO L'AVVICINAMENTO A PARTI ATTIVE
    28.16 PROCEDURE E PRESCRIZIONI PARTICOLARI | DEPOSITO DI MATERIALI IN PROSSIMITÀ DEGLI SCAVI
    28.17 PROCEDURE E PRESCRIZIONI PARTICOLARI | DISTANZA DI SICUREZZA IN PROSSIMITÀ DEGLI SCAVI
    28.18 PROCEDURE E PRESCRIZIONI PARTICOLARI | DIVIETO DI SCAVO MANUALE PER SCALZAMENTO ALLA BASE
    28.19 PROCEDURE E PRESCRIZIONI PARTICOLARI | SCAVO ESEGUITO CON MEZZI MECCANICI
    29. RICHIO CHIMICO: LUBRIFICANTI E LUBROREFRIGERANTI
    29.1 PREMESSA
    29.2 SCENARI DI ESPOSIZIONE
    29.3 RISCHI PER LA SALUTE
    29.4 COMPORTAMENTO SICURO
    30. RISCHIO CHIMICO: LETTURA DELLA SCHEDA DI SICUREZZA
    30.1 SEZIONI SDS
    30.2 ESEMPIO SDS LUBROREFRIGERANTE
    31. RUMORE E VIBRAZIONI
    31.1 RUMORE
    31.2 VIBRAZIONI CORPO INTERO
    31.3 VIBRAZIONI MANO-BRACCIO
    32. LOTO – LOCKOUT/TAGOUT
    32.1 SCOPO
    32.2 RESPONSABILITÀ
    32.3 SEQUENZA DELLA PROCEDURA DI LOCKOUT
    32.4 RIMETTERE IN SERVIZIO LA MACCHINA/ATTREZZATURA
    32.5 PROCEDURA CHE COINVOLGE PIÙ DI UN OPERATORE
    32.6 REGOLE PER L’APPLICAZIONE DELLA PROCEDURA DI LOCKOUT
    32.7 CHECK LIST APPLICAZIONE PROCEDURA LOCKOUT - TAGOUT
    32.8 MODULO 1 GESTIONE MODIFICA MACCHINA
    32.9 MODULO 2 GESTIONE MODIFICA MACCHINA
    32.10 PROCEDURA LOCKOUT
    32.11 PERMESSO LOCKOUT TAGOUT
    32.12 CARTELLO LOCKOUT TAGOUT
    33. RISCHIO ELETTRICO
    33.1 PREMESSA
    33.2 DEFINIZIONI
    33.3 TIPOLOGIE PROCEDURE
    33.4 PROCEDURE DI ESERCIZIO
    33.4.1 MANOVRE DI ESERCIZIO
    33.4.2 CONTROLLI FUNZIONALI
    33.4.3 PROVE
    33.4.4 ISPEZIONE
    33.5 PROCEDURE DI LAVORO
    33.5.1 PIANIFICAZIONE
    33.5.2 PRESCRIZIONI SPECIFICHE RIGUARDO ALLE CONDIZIONI ATMOSFERICHE
    33.5.3 PRESCRIZIONI IN CASO DI INDUZIONE O TRASFERIMENTO DEL POTENZIALE DI TERRA
    33.5.4 PRESCRIZIONI IN CASO DI LAVORI ALL’APERTO
    33.5.5 PRESCRIZIONI IN CASO DI LAVORI ALL’INTERNO
    33.5.6 LAVORI FUORI TENSIONE
    33.5.7 LAVORI SOTTO TENSIONE IN BASSA TENSIONE (CATEGORIE 0 E I)
    33.5.8 METODI DI LAVORO IN BASSA TENSIONE
    33.5.9 MODALITÀ OPERATIVE
    33.5.10 ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
    33.5.11 LAVORI IN PROSSIMITÀ DI PARTI ATTIVE
    33.6 PROCEDURE DI MANUTENZIONE
    33.6.1 SOSTITUZIONE FUSIBILI
    33.6.2 SOSTITUZIONE LAMPADE ED ACCESSORI
    33.6.3 INTERRUZIONI TEMPORANEE
    33.6.4 TERMINE DEI LAVORI DI MANUTENZIONE
    33.7 MODULO DELEGA DEL RUOLO OPERATIVO DI RESPONSABILE DELL’IMPIANTO DA URI A RI AI SENSI DELLA NORMA CEI 11-27 ART. 4.11
    33.8 MODULO PIANO DI LAVORO
    33.9 MODULO PIANO DI INTERVENTO
    33.10 MODULO CONSEGNA E RESTITUZIONE IMPIANTO
    33.11 MODULO RESTITUZIONE IMPIANTO
    33.12 SCHEDA PER INTERVENTI RIPETITIVI CHE PUÒ SOSTITUIRE IL PIANO D’INTERVENTO
    34. SICUREZZA BANCHINE DI CARICO
    34.1 SCOPO
    34.2 PARCHEGGIO AREA DI CARICO SCARICO
    34.3 ATTIVITÀ DI SCARICO MERCE CAMION/BANCHINA
    34.4 ATTIVITÀ DI SCARICO MERCE CAMION/BANCHINA - NORME COMPORTAMENTALI
    34.5 ATTIVITÀ DI CARICO MERCE CAMION/BANCHINA
    34.6 ATTIVITÀ DI CARICO MERCE CAMION/BANCHINA - NORME COMPORTAMENTALI
    35. GUIDA DEL CARRELLO ELEVATORE
    36. DPI - OBBLIGHI LAVORATORI
    36.1 PREMESSA
    36.2 OBIETTIVO
    36.3 AGGIORNAMENTO DI DOTAZIONE D.P.I.
    36.4 REINTEGRO D.P.I.
    36.5 CONSEGNA E ADDESTRAMENTO
    36.6 GESTIONE INDUMENTI DPI
    36.7 LAVORATORE
    36.8 SCHEDA RISCHI DPI
    36.9 MODULO CONSEGNA D.P.I.
    37. UFFICIO
    37.1 ATTREZZATURE
    37.2 FOTOCOPIATRICI
    37.3 RISCHIO ELETTRICO UFFICIO
    37.4 ERGONOMIA DEL POSTO DI LAVORO
    37.5 ILLUMINAZIONE
    38. ISTRUZIONI OPERATIVE SMART WORKING
    38.1 AMBIENTI
    38.2 ATTREZZATURE E DISPOSITIVI DI LAVORO
    38.3 POSTURA DURANTE IL LAVORO
    38.4 CONNETTIVITÀ INTERNET
    38.5 ACCESSO AI SERVIZI AZIENDALI
    38.6 LINEE GUIDA PER IL PERSONALE IN SMART-WORKING CON PC DI PROPRIETÀ DELL’AZIENDA
    39. SORVEGLIANZA SISTEMI ANTINCENDIO LAVORATORI
    39.1 REGISTRO / CONTENUTO | DECRETO 1° SETTEMBRE 2021
    39.2 CONTROLLI E VERIFICHE SVOLTE DIRETTAMENTE DA UN ADDETTO ALLA LOTTA ANTINCENDIO O DA UN PREPOSTO INTERNO ALL’AZIENDA
    40. EMERGENZA
    40.1 FORMAZIONE
    40.2 POSSIBILI RISCHI
    40.3 DESCRIZIONE LUOGHI DI LAVORO
    40.4 COMUNICAZIONI EMERGENZA
    40.5 GESTIONE DELLE EMERGENZE SPECIFICHE
    40.6 PROCEDURA PER CHIAMATA DI EMERGENZA INTERNA
    40.7 PROCEDURA PER CHIAMATA DI EMERGENZA SANITARIA
    40.8 PROCEDURA PER CHIAMATA AI VIGILI DEL FUOCO
    40.9 PROCEDURA PER CHIAMATA DI PRONTO INTERVENTO
    40.10 PROCEDURA EVACUAZIONE
    40.11 NORME DI COMPORTAMENTO PER TIPO DI INCIDENTE

    Matrice Revisioni

    Rev. Data Oggetto Autore
    6.0 28.02.2023 - Aggiunte 13 nuove procedure
    - Aggiornate procedure presenti Rev. 5.0
    - Aggiornata Segnaletica ISO 7010
    Certifico Srl
    5.0 02.11.2021 - Aggiunte 9 nuove procedure
    - Aggiornate procedure presenti Rev. 4.0
    Certifico Srl
    4.0 03.06.2021 - Aggiunte 22 nuove procedure
    - Aggiornate procedure presenti Rev. 3.0
    - Aggiornato template grafico
    - Aggiornati riferimenti normativi
    - Aggiornata Segnaletica ISO 7010
    Certifico Srl
    3.0 16.11.2019 - Aggiunte 20 nuove Procedure
    - Aggiornato template grafico
    - Aggiornati riferimenti normativi
    - Aggiornata Segnaletica ISO 7010
    Certifico Srl
    2.0 02.03.2017 - Nuovo formato
    - Nuova sezione Legislazione
    - Nuova sezione Segnaletica ISO 7010
    Certifico Srl
    1.0 01.07.2016 - Aggiunte 13 nuove Procedure Certifico Srl
    0.0 01.06.2016 --- Certifico Srl


    ISBN: 978-88-98550-62-3
    Revisione: 6.0
    Edizione: 2023
    Anno: 2023
    Formato: .docx
    Struttura: Adobe Portfolio.pdf
    Tipo: Modello
    Livello tecnico: ****/*****
    Pagine: 585
    Dimensioni: 90 Mb

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  • Procedure Sicurezza attività e attrezzature

    Riferimenti normativi formazione/informazione:

    D.Lgs. 81/2008 art. 36, 37;

    Articolo 36 - Informazione dei lavoratori
    1. Il datore di lavoro provvede affinché ciascun lavoratore riceva una adeguata informazione:
    a) sui rischi per la salute e sicurezza sul lavoro connessi alla attività della impresa in generale;
    b) sulle procedure che riguardano il primo soccorso, la lotta antincendio, l’evacuazione dei luoghi di lavoro;
    c) sui nominativi dei lavoratori incaricati di applicare le misure di cui agli articoli 45 e 46;
    d) sui nominativi del responsabile e degli addetti del servizio di prevenzione e protezione, e del medico competente.
    2. Il datore di lavoro provvede altresì affinché ciascun lavoratore riceva una adeguata informazione:
    a) sui rischi specifici cui è esposto in relazione all’attività svolta, le normative di sicurezza e le disposizioni aziendali in materia;
    b) sui pericoli connessi all’uso delle sostanze e delle miscele pericolose53 sulla base delle schede dei dati di sicurezza previste dalla normativa vigente e dalle norme di buona tecnica;
    c) sulle misure e le attività di protezione e prevenzione adottate.
    3. Il datore di lavoro fornisce le informazioni di cui al comma 1, lettere a) e al comma 2, lettere a), b) e c), anche ai lavoratori di cui all’articolo 3, comma 9.
    4. Il contenuto della informazione deve essere facilmente comprensibile per i lavoratori e deve consentire loro di acquisire le relative conoscenze. Ove la informazione riguardi lavoratori immigrati, essa avviene previa verifica della comprensione della lingua utilizzata nel percorso informativo.

    Articolo 36 - Formazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti

    1. Il datore di lavoro assicura che ciascun lavoratore riceva una formazione sufficiente ed adeguata in materia di salute e sicurezza, anche rispetto alle conoscenze linguistiche, con particolare riferimento a:
    a) concetti di rischio, danno, prevenzione, protezione, organizzazione della prevenzione aziendale, diritti e doveri dei vari soggetti aziendali, organi di vigilanza, controllo, assistenza;
    b) rischi riferiti alle mansioni e ai possibili danni e alle conseguenti misure e procedure di prevenzione e protezione caratteristici del settore o comparto di appartenenza dell'azienda.
    2. La durata, i contenuti minimi e le modalità della formazione di cui al comma 1 sono definiti mediante accordo in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano adottato, previa consultazione delle parti sociali, entro il termine di dodici mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto legislativo.
    3. Il datore di lavoro assicura, altresì, che ciascun lavoratore riceva una formazione sufficiente ed adeguata in merito ai rischi specifici di cui ai titoli del presente decreto successivi al I.
    Ferme restando le disposizioni già in vigore in materia, la formazione di cui al periodo che precede è definita mediante l'accordo di cui al comma 2.
    4. La formazione e, ove previsto, l'addestramento specifico devono avvenire in occasione:
    a) della costituzione del rapporto di lavoro o dell'inizio dell'utilizzazione qualora si tratti di somministrazione di lavoro;
    b) del trasferimento o cambiamento di mansioni3;
    c) della introduzione di nuove attrezzature di lavoro o di nuove tecnologie, di nuove sostanze e miscele pericolose5.
    5. L'addestramento viene effettuato da persona esperta e sul luogo di lavoro.
    6. La formazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti deve essere periodicamente ripetuta in relazione all'evoluzione dei rischi o all'insorgenza di nuovi rischi.

    segue
    ...

    -  Accordo tra il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro della salute, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano per la formazione dei lavoratori ai sensi dell'articolo 37, comma 2, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 (Accordo Stato/Regioni 21 dicembre 2011);

    - Formazione lavoratori Individuazione delle attrezzature di lavoro per le quali è richiesta una specifica abilitazione degli operatori (art. 73, comma 5, d.lgs. 81/2008) (Accordo Stato/Regioni 22 febbraio 2012);

    - Accordo tra Governo, Regioni e Province autonome di Trento e di Bolzano finalizzato alla individuazione della durata e dei contenuti minimi dei percorsi formativi per i responsabili e gli addetti dei servizi di prevenzione e protezione, ai sensi dell’articolo 32 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e successive modificazioni (Accordo Stato/Regioni 7 luglio 2016);

    - Decreto Ministeriale del 10 marzo 1998;

    - Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell’emergenza nei luoghi di lavoro (S.O. n. 81 a G.U. del 7 aprile 1998, n. 81);

    - Circolare 12653 del 23 Febbraio 2011;

    - Circolare 1014 del 27 Gennaio 2012;

    -  Decreto 15 luglio 2003, n. 388  - Regolamento recante disposizioni sul pronto soccorso aziendale, in attuazione dell'articolo 15, comma 3, del decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626, e successive modificazioni. (GU Serie Generale n.27 del 3-2-2004);

    -  CEI 11-27 - Lavori su impianti elettrici;

    - Decreto 2 Settembre 2021.

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