Slide background
Slide background
Slide background




Circolare del Ministero dell’Interno n. 99 del 15 ottobre 1964

ID 7864 | | Visite: 6003 | Prevenzione IncendiPermalink: https://www.certifico.com/id/7864

Circolare del Ministero dell Interno n  99 del 15 ottobre 1964

Circolare del Ministero dell’Interno n. 99 del 15 ottobre 1964

Ossigeno liquido - Normativa di prevenzione incendi

Circolare del Ministero dell’Interno n. 99 del 15 ottobre 1964 - Contenitori di ossigeno liquido. Tank ed evaporatori freddi per uso industriale.

 La circolare n. 99/64 non si applica ai produttori di ossigeno liquido (Si applica solo agli utilizzatori) (Lettera circolare prot. n. 6735/4135 del 21 marzo 1979).

Molte industrie, laboratori, ospedali, sono stati indotti in questi ultimi anni ad installare per le necessità del loro esercizio dei serbatoi isolati sottovuoto contenenti ossigeno liquido, in aggiunta o in sostituzione delle riserve tradizionali di ossigeno compresso in bombole.

Tale nuovo sistema di accumulo d'ossigeno, derivato dalle sempre maggiori esigenze di impiego di tale gas, presenta notevoli, vantaggi per l'utilizzazione del gas e per quanto si riferisce alla sicurezza.
I contenitori possono avere funzione diversa:
a) stoccaggio di gas liquefatti di ossigeno, azoto e argon allo stato liquido ed in tale caso vengono denominati tank;
b) stoccaggio di gas con utilizzazione a mezzo di un gruppo speciale per la conversione del fluido del contenitore dallo stato liquido allo stato gassoso e in questo caso sono denominati "evaporatori freddi".

Gli evaporatori freddi sono dei particolari contenitori per gas liquefatti a bassissime temperature atti allo stoccaggio ed alla compressione di questi gas dallo stato liquido allo stato gassoso.

Le parti essenziali, le caratteristiche dell’impianto e degli apparecchi degli evaporatori freddi sono le seguenti:

1) Il contenitore è costituito da un recipiente in acciaio inossidabile nell'interno del quale si trova il gas liquefatto ad una pressione variante da 3 kg/cmq secondo il tipo di apparecchio.

Questo contenitore é posto in un involucro calorifugo in acciaio dolce a tenuta di vuoto; nell'intercapedine fra i due recipienti si trova un isolante polverulento sotto vuoto spinto. Il contenitore, concentrico rispetto all’involucro calorifugo, è sostenuto a mezzo di particolari tiranti dall’involucro calorifugo che poggia su una fondazione in calcestruzzo.

2) Il quadro di controllo comprende le valvole di comando, le valvole di sicurezza, uno o più manometri, un livello del tipo a manometro differenziale, regolatori di pressione e quant’altro necessita per il funzionamento automatico dell'impianto.

3) Il "vaporizzatore", é l'elemento che converte il gas dallo stato liquido allo stato gassoso e può essere di vari tipi in funzione della quantità di gas richiesto dall’utenza.

Principio di funzionamento

Il funzionamento degli evaporatori freddi é completamente automatico nell'esercizio e garantisce un'erogazione di gas in funzione della richiesta, senza alcuna variazione apprezzabile di pressione nella rete di distribuzione dell'utente.

Per gli automatismi incorporati nel quadro di controllo l’apparecchiò si trova sempre ad una pressione presso a poco uguale a quella normale di esercizio.

Pertanto il gas liquefatto é pronto a passare nel vaporizzatore per la sua conversione dallo stato liquido allo stato gassoso e la quantità di liquido in conversione é corrispondente al solo gas richiesto dall'utente.

Grazie a queste caratteristiche il gas liquefatto si trova nel contenitore calorifugato fino al momento della utilizzazione e non vengono così a crearsi aumenti di pressione per eccesso di vaporizzazioni non utilizzate.

Gli evaporatori freddi possono rimanere inattivi senza alcuna perdita per molti giorni, anche una settimana: tale periodo dipende dalla capacità dell'apparecchio, dalle condizioni di riempimento e dalla pressione di esercizio.

In considerazione del particolare sistema d'isolamento, l'evaporazione naturale, dovuta alla minima quantità di calore trasmesso dal'ambiente esterno, dà luogo ad un aumento di pressione talmente trascurabile da permettere un così lungo periodo d'inattività. Dopo un periodo d'inattività, se la pressione nel contenitore supererà la pressione normale di esercizio, solo il gas accumulato in pressione alimenterà la rete e ciò fino a quando la pressione nel contenitore avrà raggiunto le condizioni iniziali.

... segue in allegato

Descrizione Livello Dimensione Downloads
Allegato riservato Circolare del Ministero dell’Interno n. 99 del 15 ottobre 1964.pdf
Ing. Mauro Malizia - Ossigeno liquido - norme di prevenzione incendi
88 kB 29

Tags: Prevenzione Incendi Abbonati Macchine

Articoli correlati

Più letti Prevenzione Incendi

Ott 15, 2022 150102

Decreto Presidente della Repubblica 1° agosto 2011 n. 151

Decreto Presidente della Repubblica 1° agosto 2011 n. 151 Disponibile, in allegato, il testo aggiornato con modifiche e note Riservato Abbonati in formato PDF stampabile/copiabile aggiornato data articolo. Regolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla… Leggi tutto
DPR 151 2011 small
Set 01, 2023 110729

Elenco Attività soggette visite Prevenzione Incendi D.P.R. 151/2011

PDF | ebook Google Android | ebook Apple iOSElenco delle attività soggette alle visite e ai controlli di Prevenzione Incendi DPR 151/2011 Testo consolidato ID 921 | Update 01.09.2023 Tabella di equiparazione DPR 151/2011 e DM 16.02.1982 Documento Tabella Attività e RTV (al link il Documento formato… Leggi tutto
Marcatura CE maniglioni antipanico
Mag 05, 2023 90748

Maniglioni antipanico: normativa

Maniglioni antipanico: marcatura CE Le porte antincendio, salvo casi particolari, devono "aprirsi a semplice spinta dall'interno nel verso dell'esodo", i dispositivi di apertura del tipo maniglioni o piastre ai apertura pur non esssendo obbligatori, sono altamente consigliati per soddisfare il… Leggi tutto

Ultimi inseriti Prevenzione Incendi

Procedure to certify CFPA E Fire Safety Specialists in Building Design
Mar 13, 2024 76

Procedure to certify CFPA-E Fire Safety Specialists in Building Design

Procedure to certify CFPA-E Fire Safety Specialists in Building Design ID 21503 | 13.03.2024 / CFPA-E Guideline No 40:2023 F 1 Introduction The field of fire protection in building design has developed t throughout the world, including Europe. Due to its basis in science, the areas in which fire… Leggi tutto
RISC 501 2023   Fire Safety Assessment Test for External Cladding Systems
Feb 26, 2024 236

RISC 501:2023 - Fire Safety Assessment Test for External Cladding Systems

RISC 501:2023 - Fire Safety Assessment Test for External Cladding Systems / FPA ID 21426 | 26.02.2024 Dal 1990 è in aumento il verificarsi di incendi nei sistemi di rivestimento di grandi dimensioni particolare preoccupazione in quanto il sistema di rivestimento di un edificio ha il potenziale di… Leggi tutto
Circolare D C PREV  prot  n  5555 del 18 aprile 2012
Feb 19, 2024 336

Circolare D.C.PREV. prot. n. 5555 del 18 aprile 2012

Circolare D.C.PREV. prot. n. 5555 del 18 aprile 2012 / DPR 151/2011 artt. 4 e 5 - Chiarimenti applicativi ID 21386 | 19.02.2024 / In allegato Circolare D.C.PREV. prot. n. 5555 del 18 aprile 2012 - DPR 151/2011 artt. 4 e 5 - Chiarimenti applicativi. Pervengono a questa Direzione Centrale quesiti in… Leggi tutto
Dic 12, 2023 809

Nota VVF prot. 6 dicembre 2023 n. 18291

Nota VVF prot. 6 dicembre 2023 n. 18291 ID 20952 | 12.12.2023 / In allegato Nota VVF prot. 6 dicembre 2023 n. 18291 - Allegato IV del decreto 2 settembre 2021 - Refuso A seguito di segnalazioni pervenute a questa Direzione relative all’oggetto, si segnala che il richiamo normativo inserito al punto… Leggi tutto