Piano pandemico 2024-2028
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Piano pandemico 2024-2028 / Bozza 12.01.2024
ID 21195 | 19.01.2024
Bozza Piano pandemico 2024-2028 - All'esame della Conferenza Stato Regioni
La recente pandemia da SARS-CoV-2 ha messo in luce i notevoli rischi sanitari, sociali ed economici che possono essere causati da agenti patogeni respiratori. Varie tipologie di agenti patogeni possono colpire il tratto respiratorio dell’uomo e provocare un ampio spettro di manifestazioni cliniche, tra cui malattie potenzialmente letali. Tra i molteplici modi in cui un microrganismo può essere trasmesso tra gli esseri umani (ad esempio oro-fecale, aerea, parenterale), la via respiratoria pone le maggiori preoccupazioni in termini di rischio pandemico.
Ci sono diversi elementi che, d’accordo con il John Hopkins center for health security, caratterizzano i patogeni con potenziale pandemico ed elevato rischio biologico globale. Questi includono un'efficiente trasmissibilità interumana, un significativo tasso di mortalità, l'assenza o la ridotta disponibilità di contromisure mediche (CMM) efficaci, una popolazione immunologicamente suscettibile, fattori che facilitano l’evasione della risposta immunitaria, e la modalità di trasmissione respiratoria. Il motivo principale per cui la trasmissione respiratoria presenta il maggior rischio di pandemia è che le misure di sanità pubblica standard potrebbero non interrompere facilmente la trasmissione. Infatti, la trasmissione respiratoria può verificarsi con la tosse (nella trasmissione per droplets) o semplicemente respirando (nella trasmissione per aerosol), rendendo il contenimento della diffusione molto impegnativo.
Inoltre, l’eventuale capacità di trasmettere durante i periodi di incubazione e/o il verificarsi di malattie lievi può ulteriormente aumentare la diffusione. Infatti, nelle eventualità menzionate, la quantità di individui potenzialmente esposti aumenta in relazione alla mancanza di consapevolezza del rischio dell’infezione che ne deriva e alla prosecuzione delle attività della vita quotidiana. La capacità o meno di un patogeno di causare infezioni asintomatiche o solo lievemente sintomatiche è stata identificata come fattore decisivo nella possibilità di controllo dei focolai.
Le pandemie da patogeni a trasmissione respiratoria per la grande variabilità tanto nella trasmissibilità dell’infezione che nella severità dei quadri clinici e per la possibile mancanza di informazioni preliminari sulle caratteristiche del patogeno richiedono un approccio programmatorio allo stesso tempo sistematico e flessibile. A livello internazionale, a seguito della recente pandemia da SARS-CoV-2, è in corso una revisione dell’approccio alla preparazione e risposta alle pandemie che prevede il passaggio da una programmazione orientata a singoli patogeni ad una per via principale di trasmissione.
Il “Piano strategico operativo per una pandemia da patogeni a trasmissione respiratoria a maggiore potenziale pandemico 2024-2028” (Piano) adotta l’approccio proposto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) prevedendo interventi generali modulabili in relazione alle caratteristiche delle diverse potenziali situazioni emergenziali.
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