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Rapporto tossicodipendenze 2022

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Rapporto tossicodipendenze 2022

Rapporto tossicodipendenze 2022 / Analisi dei dati del Sistema Informativo Nazionale delle Dipendenze 2022

ID 21073 | 03.01.2024 / Rapporto e tabelle allegate

Il presente Rapporto rappresenta la prima analisi a livello nazionale dei dati rilevati attraverso il Sistema Informativo Nazionale per le Dipendenze (SIND).

La rilevazione – istituita dal decreto del Ministro della salute dell’11 giugno 2010 - costituisce a livello nazionale la più ricca fonte di informazioni inerenti gli interventi sanitari e socio-sanitari erogati da operatori afferenti al SSN, nell’ambito dell’assistenza rivolta a persone dipendenti da sostanze stupefacenti o psicotrope.

Tale sistema costituisce la fonte informativa a livello nazionale e regionale utile: al monitoraggio dell’attività dei servizi, con analisi del volume di prestazioni e valutazioni epidemiologiche sulle caratteristiche dell’utenza e sui pattern di trattamento; al supporto alle attività gestionali dei Servizi, per valutare il grado di efficienza e di utilizzo delle risorse; alla costruzione di indicatori di struttura, processo ed esito sia a livello regionale che nazionale; alla redazione della Relazione al Parlamento ai sensi dell’art. 131 del decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309 e degli altri rapporti epidemiologici esclusivamente composti da dati aggregati derivanti dagli obblighi informativi nei confronti dell’Osservatorio Europeo, delle Nazioni Unite – Annual Report Questionnaire; all’adeguamento della raccolta di informazioni rispetto alle linee guida dell’Osservatorio Europeo delle Droghe e Tossicodipendenze.

La realizzazione del rapporto ha lo scopo di offrire un prezioso strumento conoscitivo per i diversi soggetti istituzionali responsabili della definizione ed attuazione delle politiche sanitarie del settore dipendenze, per gli operatori e per i cittadini utenti del Servizio Sanitario Nazionale.

Il rapporto vuole, inoltre, rappresentare la restituzione ufficiale dei risultati del Sistema Informativo Nazionale Dipendenze che, istituito nel 2012, oggi in grado di produrre dati di buona qualità utilizzabili per le finalità di programmazione, valutazione e ricerca.

L’intento è che esso sia il primo di una serie di rapporti annuali sulla dipendenza che potrà arricchirsi di ulteriori e specifiche analisi dei dati rilevati.

I dati che vengono presentati nel Rapporto sono riferiti all’anno 2021 e rappresentano una fotografia dei servizi, delle caratteristiche degli utenti e delle attività dei servizi di dipendenze nonché delle risorse di personale.
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SINTESI DEI RISULTATI PRINCIPALI

I servizi

Nel 2022 sono operanti in Italia 573 Servizi pubblici per le Dipendenze (Ser.D); per rendere il servizio più accessibile a tutta la popolazione, in diverse regioni i servizi sono articolati su più sedi di erogazione delle prestazioni.

L’attività principale dei Ser.D riguarda la cura, la prevenzione e la riabilitazione delle persone che hanno problemi di dipendenza. Altra utenza accede ai servizi per controlli amministrativi previsti dalla legge e non necessariamente per scopi di cura: ad esempio le persone che chiedono un’attestazione di assenza di uso di sostanze a scopo di adozioni.

Il personale dei servizi

La dotazione complessiva del personale dipendente all’interno dei Ser.D risulta, al 31/12/2021, pari a 5.987 unità. Tra le figure professionali gli infermieri rappresentano il 31,5% del totale (6.397 unità), seguiti dai medici (20,7%), dagli psicologi (14,7%), dagli assistenti sociali (13,5%), dagli educatori professionali pari (10,3%) e dagli OTA/OSS con il 2,1%.

A livello nazionale, il rapporto tra infermieri e medici risulta pari a 1,5 e il rapporto tra medici e psicologi è pari 1,4.

L’attività dei servizi e le caratteristiche dell’utenza

DOMANDA DI TRATTAMENTO - CARATTERISTICHE SOCIO-DEMOGRAFICHE

Nel 2022 i servizi in Italia hanno assistito complessivamente 129.259 soggetti dipendenti da sostanze (su un totale di 242.373 contatti) di cui 17.497 sono nuovi utenti (13,5%) e 111.762 sono soggetti già in carico o rientrati dagli anni precedenti (86,5%). Circa l’86% dei pazienti totali sono di genere maschile (con un rapporto di 1 femmina ogni 6 maschi), anche nei nuovi e nei vecchi utenti distintamente.

I pazienti in trattamento sono prevalentemente di nazionalità italiana (91,4%), soprattutto le femmine (94,7%). La maggior parte degli stranieri proviene dal continente africano (3,6%) e da altri paesi europei (2,5%).

Per gli utenti totali le classi di età più frequenti sono quelle comprese tra i 35 e i 54 anni (classe modale 45-49 anni). Nei nuovi utenti le età più rappresentate sono quelle tra i 20 e i 44 anni (classe modale 30-34 anni). Anche l’analisi dell’età media conferma che i nuovi utenti risultano più giovani con un’età media di 35,9 anni rispetto ai 43,4 degli utenti già in carico o rientrati.

Relativamente allo stato civile, i nuovi utenti presentano valori più alti nella percentuale di celibi/nubili (59,4% vs 58,7%), valori più bassi nella percentuale di coniugati (11,2% vs 13,7%).

In riferimento alla condizione abitativa (con chi vivono) la maggior parte degli utenti maschi vive con la famiglia di origine (27,8%) mentre le femmine abitano soprattutto con il proprio partner e i figli (28,7%). La quota di coloro che vivono da soli è relativamente bassa (circa 11%). Coloro che hanno figli vivono con loro in circa il 45,9% dei casi. Per quanto riguardo il luogo dove l’utente vive, il 62,1% ha una fissa dimora (58,7% nei nuovi utenti; 62,7% negli utenti già in carico); per il 28,4% degli utenti totali il dato è non noto o non rilevato.

Il 72,9% degli utenti presenta un livello di istruzione secondario. I vecchi utenti possiedono, rispetto ai nuovi utenti, relativamente di più titoli di studio elementare e secondario ma hanno anche una percentuale più bassa di “non noto/non rilevato”.

Il 34,6% delle persone già in carico e il 30,7% dei nuovi utenti dichiara di avere una occupazione stabile e, rispettivamente, il 9,3% e il 9,8% una occupazione saltuaria. Le persone disoccupate sono il 29,8% negli utenti già in carico e il 25,6% nei nuovi utenti.

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