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Circolare MPC Prot. n. 2157 del 10 Ottobre 2023

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Raccomandazioni operative emergenza frane e alluvioni 2023 2024

Circolare MPC Prot. n. 2157 del 10 Ottobre 2023 / Raccomandazioni operative emergenza frane e alluvioni 2023/2024

ID 20727 | 05.11.2023 

Raccomandazioni operative per prevedere, prevenire e fronteggiare eventuali situazioni di emergenza connesse a fenomeni di frana e alluvione durante le stagioni autunnale e invernale 2023-2024.

Il cambiamento climatico in atto e previsto, sta già mostrando i suoi effetti, mettendo alla prova il Sistema nazionale di protezione civile. 

Gli eventi meteorologici avversi che si sono verificati anche nei mesi estivi hanno confermato lo stato di fragilità che caratterizza il territorio nazionale, specialmente in aree urbane la cui vulnerabilità si è resa manifesta soprattutto in occasione di precipitazioni atmosferiche intense e localizzate. Tali eventi improvvisi si verificano, sempre più spesso, in aree molto limitate e in un periodo di tempo piuttosto ristretto, per ciò non sempre è possibile determinare in anticipo l’esatta localizzazione, né l’evoluzione spazio-temporale degli effetti al suolo che essi determinano.

In tale contesto, l’elevata antropizzazione e la densità abitativa di molte aree esposte ai fenomeni citati, comportano un rischio da alluvione e da frana spesso molto elevato. Questo richiede che, al manifestarsi di un evento intenso, tutte le Amministrazioni, ciascuna per la propria competenza e nel pieno rispetto delle singole prerogative di governo del territorio, così come delle preminenti esigenze di protezione civile, provvedono ad attuare e promuovere tutte le opportune misure di prevenzione non strutturali di protezione civile su cui l’intero sistema deve concentrarsi per mitigare i rischi da frana e alluvione.

In relazione allo scenario delineato, si rende necessario mantenere alta l’attenzione di tutte le Amministrazioni che hanno competenza in materia di rischio idrogeologico e idraulico in modo da ottimizzare, sviluppare e promuovere per tempo l’approntamento di tutte le misure non strutturali proprie del Sistema di Protezione civile al fine di fronteggiare efficacemente gli eventuali fenomeni meteorologici intensi dell’incipiente autunno 2023.

Alla luce di quanto sopra rappresentato, si richiamano nel documento allegato le principali attività di prevenzione non strutturale contemplate nel Codice di Protezione civile, tra le quali, anzitutto, la pianificazione di protezione civile, per la quale si chiede a Regioni e Province autonome un’azione di impulso, indirizzo e supporto agli Enti locali, in stretto raccordo con le Prefetture-UTG. Si evidenzia, inoltre, la rilevanza del sistema di allertamento nazionale per il rischio meteo-idrologico e idraulico, nell’ambito del quale deve essere garantita la piena operatività dei Centri funzionali decentrati delle Regioni e delle Province autonome al fine di garantire il necessario e costante flusso informativo con le Sale operative delle Regioni e delle strutture operative territoriali. Fondamentale, inoltre, è il ruolo dei presidi territoriali idraulici e idrogeologici, quale efficace strumento di vigilanza del territorio, da integrare con i sistemi di monitoraggio e allertamento.

Quali misure non strutturali rientrano, infine, la comunicazione e l’informazione alla popolazione, auspicabilmente integrate sui diversi canali istituzionali.

Vista l’importanza, in particolare nel corso di un evento, dell’attività di informazione alla popolazione anche attraverso messaggi di pubblica utilità, il Dipartimento della Protezione civile ha implementato il sistema di allarme pubblico “IT-alert” per l'informazione diretta alla popolazione, che dirama ai telefoni cellulari presenti in una determinata area geografica messaggi utili in caso di gravi emergenze o catastrofi imminenti. IT-alert è attualmente in fase di sperimentazione su scala regionale in raccordo tra Dipartimento della Protezione civile, Regioni coinvolte, Commissione Protezione civile della Conferenza delle Regioni e Province Autonome ed ANCI. Sebbene in questa fase di sperimentazione ancora non si entri nel dettaglio dei rischi e dei comportamenti da tenere, l’obiettivo dei test è quello di far conoscere IT-alert come nuovo sistema di allarme pubblico che, in caso di gravi emergenze e catastrofi imminenti o in corso, potrebbe raggiungere i territori interessati.

Tutto ciò premesso, si confida nella tempestiva e puntuale attuazione delle allegate raccomandazioni, nonché nella loro immediata diffusione in ambito territoriale, alle varie articolazioni delle Vostre Amministrazioni e a tutte le strutture operative del Servizio Nazionale di cui all’articolo 13 del Decreto Legislativo n.1 del 2 gennaio 2018, al fine di garantire il coordinamento della risposta organizzativa e operativa.

Il Dipartimento della Protezione civile continuerà nelle attività di previsione, monitoraggio e sorveglianza in tempo reale dei fenomeni meteo-idrologici, nonché nella vigilanza delle situazioni emergenziali, e assicurerà altresì ogni dovuta collaborazione e assistenza, nelle forme più opportune ed efficaci per garantire la compiuta attuazione di quanto contenuto nelle allegate raccomandazioni.
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