Energia dal mare
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Energia dal mare / Note
ID 16702 | 04.06.2022 - Fonti ENEA / CEI
L’idea di convertire in energia elettrica l’energia associata al moto ondoso e alle correnti di marea non è recente e nel tempo sono stati sviluppati diversi progetti. Vari dispositivi sperimentali, installati sia in paesi Europei sia in altri continenti come ad esempio Australia e Asia, sono in attività e hanno dimostrato di poter operare anche in condizioni difficili come mareggiate oceaniche.
Lo sfruttamento dell’energia dal mare è a uno stadio meno avanzato rispetto a quello di altre risorse rinnovabili quali il vento o il sole, anche perché presenta un maggior grado di complessità operativa.
Tuttavia, sia in termini di densità di potenza che di spazi disponibili, è di grande interesse strategico per un Paese come l’Italia con forte sviluppo costiero e limitate disponibilità di altre fonti energetiche.
Sistemi di produzione di energia dal mare possono essere particolarmente interessanti anche per le numerose isole, in molte delle quali l’approvvigionamento energetico, realizzato comunemente da centrali termoelettriche a gasolio, è oneroso dal punto di vista economico e di non trascurabile impatto ambientale. Inoltre, lo sviluppo dei sistemi di assorbimento e conversione energetica di tipo costiero, sia di tipo galleggiante che a barriere sommerse poggiate su bassi fondali, può avere una valenza significativa per la riduzione dei fenomeni di erosione costiera.
Le attività di ricerca rivolte allo sfruttamento del moto ondoso e delle correnti di marea vedono primeggiare i centri di ricerca del nord Europa, quindi i sistemi la cui fase di sviluppo è più avanzata sono stati progettati per operare con condizioni oceaniche, dove l’altezza delle onde è decisamente elevata. Nel caso dell’Italia, le sue coste sono bagnate da onde di piccola altezza e minor periodo. È quindi necessario cercare di sviluppare dispositivi che siano in grado di sfruttare al massimo queste caratteristiche.
Le attività di ricerca e sviluppo del presente progetto sono state essenzialmente divise in due linee di attività: una prima linea dedicata alla risorsa marina (onde) e una seconda linea dedicata allo sviluppo di dispositivi di conversione del moto ondoso.
In particolare, è stata eseguita un’analisi climatologica ad alta risoluzione spaziale dell’energia associata al moto ondoso nel bacino mediterraneo, che include l’analisi di dettaglio relativa agli spettri bidimensionali dell’energia in alcuni punti della costa italiana. Sono stati realizzati un prototipo di tipo “near-shore” REWEC3 in scala 1:8 che è stato installato in mare presso il Laboratorio NOEL dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria (Fig. 1) e un prototipo tipo “off-shore” PEWEC (PEndulum Wave Energy Converter) in scala 1:12 che è stato testato in vasca navale (presso CNR-INSEAN) (Fig. 2):
Fig. 1 Diga in cemento armato, presso il NOEL di Reggio Calabria, con i due cassoni REWEC3
Fg. 2 Prototipo PEWEC (Pendulum Wave Energy Converter)
Energia dal mare: le norme CEI in arrivo
Il CT 114 del CEI “Energia marina – Convertitori di energia da onde, maree e altre correnti d’acqua”, tratta la normativa nel campo dei sistemi di conversione dell’energia marina concentrandosi in particolare sui sistemi per la conversione di energia da onde, maree e altre correnti d’acqua in energia elettrica, esclusi gli sbarramenti di marea e le installazioni di dighe, che sono trattate dal CT 4/5 (Motori primi idraulici e turbine a vapore).
Il CT 114 è membro partecipante (P-member) del TC 114 costituito a livello IEC, contribuisce in particolare alle attività normative del Gruppo di lavoro MT 62600-101 “Wave energy resource assessment and characterization incaricato della revisione del documento relativo a “Wave energy resource assessment and characterization”.
In Tabella 1 si riportano i principali documenti normativi pubblicati dal CT 114 nell’ultimo triennio 2019-2021, dei quali è previsto il recepimento da parte del CEI nel corso del 2022.
I beneficiari delle specifiche tecniche e delle norme del CT 114 sono molteplici soggetti: industria (prodotto e progetto sviluppatori), produttori, servizi pubblici, investitori, assicuratori, enti governativi nazionali e locali, laboratori di prova, enti di certificazione e regolatori.
L’adozione delle migliori pratiche e degli strumenti disponibili volti a massimizzare la sostenibilità deve rimanere il cuore dei progetti di energia marina e la standardizzazione degli approcci per il monitoraggio dell’impatto sull’ambiente è necessario per garantire la coerenza su base internazionale.
A tal fine, il CT 114 sta lavorando attivamente per allargare la partecipazione ad altri stakeholder al fine di valorizzare l’esperienza e il panorama tecnologico italiano, andando a coinvolgere le realtà attualmente in prima linea nello sviluppo tecnologico e sfruttamento energetico di questa importante risorsa.
Tabella 1 – Principali documenti normativi pubblicati dal TC 114 IEC nel triennio 2019-2021 di prossimo recepimento CEI
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