Rapporto ISS COVID-19 n. 1/2021
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Rapporto ISS COVID-19 n. 1/2021
Il case fatality rate dell’infezione SARS-CoV-2 a livello regionale e attraverso le differenti fasi dell’epidemia in Italia.
Versione del 20 gennaio 2021
Diversi rapporti hanno valutato la letalità calcolata utilizzando dati aggregati cumulati riferiti ai casi e decessi notificati a una certa data. Questa misura può però risentire di due principali distorsioni. In primo luogo, le stime puntuali e il loro confronto nello spazio e nel tempo possono essere distorte da differenze e modificazioni nell’accessibilità ai test diagnostici, e quindi dalla capacità di tracciare e conteggiare tutti i casi reali di infezione.
In secondo luogo, l’utilizzo di dati aggregati cumulati a una certa data non tiene conto dell’intervallo di tempo tra la diagnosi e l’eventuale decesso. Infine, per confrontare le stime tra diverse popolazioni è importante tener conto della differente struttura demografica delle popolazioni utilizzando tassi standardizzati per età e sesso. L’obiettivo di questo rapporto è fornire stime standardizzate per sesso ed età del case fatality rate (CFR) del COVID-19 a livello regionale e in riferimento a diverse fasi dell’epidemia utilizzando i dati individuali estratti dal sistema di sorveglianza integrata coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità.
Tra i casi confermati notificati fino a ottobre 2020, il CFR standardizzato per sesso ed età è stato complessivamente del 4,3%; 6,6% durante la prima fase epidemica (febbraio-maggio), 1,5% nella seconda fase (giugno-settembre) e 2,4% tra i casi diagnosticati nel mese di ottobre. L’elevato CFR osservato durante la prima ondata epidemica è verosimilmente spiegato dalla limitata capacità diagnostica in questo periodo che non ha permesso l’identificazione di molti casi asintomatici e meno gravi.
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Fonte: ISS
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