Manuale EU-SEC
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Manuale EU-SEC
Coordinamento dei programmi nazionali di ricerca sulla sicurezza in occasione dei grandi eventi (EU-SEC) Manuale
Il Progetto EU-SEC Coordinamento Nazionale Programmi di Ricerca sulla Sicurezza durante i Grandi Eventi in Europa è stato ideato nel 2004 come contributo delle Nazioni Unite alla configurazione di un’ efficace area di ricerca Europea nel settore della sicurezza durante i grandi eventi. Il progetto EU-SEC è stato finanziato dalla Direzione Generale della Ricerca della Commissione Europea ed il suo Consorzio è composto da 10 Ministeri dell’Interno della UE, EUROPOL ed UNICRI.
La Sicurezza nel corso dei Grandi Eventi
La pianificazione della sicurezza nei grandi eventi spesso richiede esperienze, conoscenze ed expertise significative. I pianificatori in materia di sicurezza vincenti devono essere aggiornati in merito a minacce potenziali rappresentate da hooligans, manifestanti, gruppi terroristici o di criminalità organizzata. Gli stessi devono essere a conoscenza delle circostanze e dei comportamenti che possono contribuire a provocare incidenti. Necessitano di informazioni strategiche ed operative al fine di individuare i punti deboli nel sistema difensivo, valutare i pericoli e decidere se adottare ulteriori misure per ridurre i rischi potenziali. Devono inoltre essere abili nel trovare soluzioni d’emergenza da adottare nel caso si verifichino disastri naturali ed emergenze provocate dall’uomo nel corso dell’evento.
Inoltre, una solida conoscenza di problematiche giurisdizionali, culturali ed ambientali consentirebbe ai pianificatori della sicurezza di promuovere la cooperazione e il coordinamento.
Conoscere le risorse e la cultura delle agenzie partecipanti, i conflitti tra partecipanti o i vincoli giurisdizionali consentirebbe la ripartizione delle responsabilità dei pianificatori, potenzierebbe l’interazione tra agenzie e identificherebbe le limitazioni nelle mansioni.
Ugualmente importanti sono le informazioni su quanto riportato dai media internazionali in merito ai grandi eventi, considerato che gli incidenti potenziali o i deficit organizzativi potrebbero causare
denunce, pericolo e pubblico allarme.
Infine, i pianificatori della sicurezza dovrebbero essere a conoscenza di come garantire che i paesi che ospitano i grandi eventi internazionali possano ottenere dei vantaggi a lungo termine dalla
pianificazione della sicurezza. In particolare, un patrimonio di conoscenze e una cultura della pianificazione potrebbero garantire che le risorse e le conoscenze specifiche messe a disposizione
per i grandi eventi, come le infrastrutture, la formazione e le soluzioni tecnologiche, incrementino le capacità nazionali globali e migliorino le attività quotidiane di routine successive all’evento stesso.
Sfortunatamente per i pianificatori della sicurezza, tale corpus di conoscenze ed expertise internazionale non può essere riprodotto e distribuito sotto forma di modello universale o di manuale internazionale sulla sicurezza, applicabile a qualsiasi tipo di grande evento. Le prospettive e gli approcci nell’organizzazione della sicurezza differiscono considerevolmente da evento ad evento e da paese a paese. Le politiche, le strategie e le operazioni tattiche dovrebbero essere adattate all’attuale livello di minacce, alle risorse umane, alle soluzioni tecnologiche disponibili, alle normative locali, alle ambizioni politiche e ad altri fattori cruciali. Ad esempio, fin dall’11 settembre 2001, nei piani per la sicurezza si sono rafforzate le misure connesse all’interdizione dello spazio aereo e limitate le politiche e le procedure per ottenere l’accesso a località designate o non designate ad ospitare gli eventi. Inoltre, i piani sulla sicurezza non sono regolati da norme fisse e immutabili che gli addetti alla sicurezza devono seguire in modo rigoroso.
Oltre ai giorni di apertura e di chiusura, vi sono poche certezze. I piani devono essere elaborati nel modo più flessibile per gestire gli inevitabili cambiamenti che potrebbero sorgere nel corso dell’evento. La flessibilità e l’adattamento sono concetti fondamentali che i pianificatori devono tenere in considerazione nel pianificare ed attuare le misure di sicurezza nel corso dei grandi eventi.
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Il Progetto EU-SEC
Tutti questi problemi sono stati presi in esame in anni recenti dal “United Nations Interregional Crime and Justice Research Institute (UNICRI)”. Nel 2003, l’UNICRI, in collaborazione con
EUROPOL, ha creato l’International Programme Observatory (IPO), un organismo costituito da pianificatori della sicurezza il cui obiettivo principale è quello di prestare assistenza e fornire servizi
alle autorità nazionali incaricate di pianificare e attuare piani per la sicurezza nel corso dei Grandi Eventi futuri.(1) La principale attività organizzata nell’ambito dell’Osservatorio è stata la riunione di esperti pianificatori della sicurezza nel corso di incontri a porte chiuse presso la Sede dell’UNICRI a Torino.
Trattando problematiche specifiche, quali le strategie di accreditamento o l’analisi dei dati d’intelligence, tali riunioni hanno consentito all’UNICRI di raccogliere una gran mole di conoscenze sulla sicurezza nel corso dei grandi eventi. Attraverso l’expertise acquisita dall’IPO, l’UNICRI ha intrapreso l’impegnativo compito di elaborare un linguaggio ed una metodologia comuni, individuando gli elementi fondamentali che i pianificatori della sicurezza dovrebbero tenere in considerazione al momento di pianificare la sicurezza dei grandi eventi.(2)
Nel 2006 il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite (ECOSOC) ha riconosciuto l’importanza delle attività dell’UNICRI, approvando la Risoluzione E/CN.15/2006/L.11/Rev.1 che sollecitava gli Stati Membri UE che ospitavano un Grande Evento a contribuire e trarre profitto dei servizi di consulenza offerti dall’IPO.(3)
La fase successiva delle attività dell’UNICRI nel settore della sicurezza dei grandi eventi è stata attuata dal Programma ERA-NET della Commissione Europea. Quale parte del Sesto Programma
Quadro per la Ricerca e lo Sviluppo Tecnologico (2002-2006), il Programma ERA-NET era finalizzato a sviluppare e sostenere il Settore della Ricerca Europea. In particolare, ERA-NET è stato progettato per intensificare la cooperazione e il coordinamento delle attività di ricerca nazionali o regionali attraverso la creazione di una rete dei programmi di ricerca esistenti, inclusi lo
sviluppo e l’attuazione di attività comuni.
In conformità a tale politica e incoraggiati dai risultati dell’IPO, nel 2004 l’UNICRI ha elaborato, in collaborazione con Europol, il progetto Coordinare i Programmi Nazionali di Ricerca in materia
di Sicurezza durante i Grandi Eventi in Europa (EU-SEC) quale contributo delle Nazioni Unite alla strutturazione di un Settore Europeo di Ricerca efficiente in materia di sicurezza durante i
grandi eventi. Questo progetto quadriennale, finanziato globalmente dalla Commissione Europea, è stato varato di concerto con EUROPOL e dieci Stati Membri dell’Unione Europea: Austria, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Portogallo, Spagna, Olanda e Regno Unito (v. tab. 1).
L’UNICRI ha operato come coordinatore del progetto, mentre a ciascun partner è stato affidato un compito specifico nell’esecuzione dello stesso. Inoltre, un Comitato Direttivo di Rete, presieduto dall’UNICRI e composto di un esperto nazionale per ogni stato partecipante, si è riunito regolarmente al fine di soprintendere alle attività e assicurare la qualità dei risultati previsti
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(1) Per maggiori informazioni v. il sito web IPO : www.unicri-ipo.org.
(2) I principali esiti analitici/metodologici dell’ IPO sono rappresentati dalla Strumentazione per i Pianificatori della Sicurezza e una Guida alla Pianificazione.
(3) Inoltre, nel 2006 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione che incoraggiava le NU a lavorare di concerto con gli Stati Membri e le competenti organizzazioni internazionali, regionali e subregionali per individuare e scambiare le migliori prassi ai fini della prevenzione degli attentati terroristici contro obiettivi particolarmente vulnerabili.
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