Guida UE produzione di energia idroelettrica e tutela della natura
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Guida alla produzione di energia idroelettrica nel rispetto della normativa UE sulla tutela della natura
La presente guida fornisce orientamenti e presenta una serie di studi di casi pratici che evidenziano come si possa produrre energia idroelettrica rispettando le prescrizioni delle direttive Habitat e Uccelli. Esamina i tipi di effetti che potrebbero derivare dalle attività idroelettriche e illustra, attraverso una serie di esperienze pratiche, come tali effetti possano essere evitati o quanto meno ridotti al minimo in varie situazioni.
Più in generale, mira a promuovere le sinergie tra le politiche dell'UE e le prassi in materia di energia, natura e acqua al fine di conseguire gli obiettivi dell'UE in modo più coordinato e, ove possibile, reciprocamente utile.
Il capitolo 1 fornisce una breve rassegna delle politiche e del quadro legislativo dell'UE entro cui dovrebbero operare le attività di produzione idroelettrica in Europa. Vengono riassunte brevemente le disposizioni fondamentali delle direttive Habitat e Uccelli nonché la loro relazione con la direttiva quadro Acque e le direttive VIA e VAS.
Il capitolo 2 descrive lo stato generalmente scadente degli ecosistemi fluviali e lacustri dell'UE, nonché le principali pressioni e minacce cui essi sono soggetti, ed esamina poi i vari possibili effetti della produzione di energia idroelettrica sugli ecosistemi di acqua dolce, evidenziando in particolare l'importanza dei potenziali effetti cumulativi.
La sopravvivenza di un numero significativo di specie di fauna e flora selvatiche europee, tra cui circa 400 specie di acqua dolce protette ai sensi delle direttive Uccelli e Habitat, dipende da ecosistemi fluviali e lacustri. Tuttavia, attualmente la maggior parte dei fiumi europei versa in uno stato di grande degrado ed è sottoposta all'enorme pressione esercitata dalle molteplici attività socioeconomiche (compresa la produzione di energia idroelettrica).
Dalle ultime relazioni sullo stato dell'ambiente emerge che restano ancora da compiere importanti progressi per raggiungere gli obiettivi della direttiva quadro Acque e delle due direttive Natura. Per farlo occorre dare priorità non solo alla prevenzione di un ulteriore deterioramento dei nostri fiumi, ma anche al ripristino attivo del loro stato ecologico e alla rimozione, o quanto meno alla riduzione significativa, delle pressioni e minacce cui sono sottoposti.
Il capitolo 3 esamina i modi in cui è possibile conseguire questo obiettivo, illustrandoli con esempi di buone prassi di ripristino ecologico raccolti in varie parti dell'UE.
Il capitolo 4 verte sulla necessità di realizzare una pianificazione strategica e di predisporre piani e progetti idroelettrici maggiormente integrati che tengano conto delle esigenze ecologiche dei fiumi nelle primissime fasi del processo di pianificazione ed includano, ove possibile, anche misure volte al miglioramento del loro stato ecologico.
La guida descrive poi in modo particolareggiato (capitolo 5) la procedura da seguire per compiere un'opportuna valutazione del piano o del progetto idroelettrico ai sensi dell'articolo 6 della direttiva Habitat. Vengono chiariti alcuni aspetti chiave del processo di approvazione e del suo rapporto con altre procedure di valutazione ambientale dell'UE. L'esperienza ha ripetutamente dimostrato che i problemi sorti durante il processo di approvazione di cui all'articolo 6 derivano molto spesso dall'inadeguatezza e dalla lacunosità delle valutazioni.
La guida è rivolta principalmente ad autorità competenti, committenti e consulenti. Sarà inoltre d'interesse per organizzazioni non governative e altre parti interessate che operano nel settore dell'energia idroelettrica. È stata redatta in consultazione con le autorità degli Stati membri e con una gamma di parti interessate e gruppi di interesse, che hanno tutti fornito utili osservazioni sulle varie bozze.
Nella stesura si è seguito fedelmente il testo delle direttive Uccelli e Habitat e i principi più generali sui quali si fondano le politiche dell'UE in materia di ambiente ed energia idroelettrica. Le procedure di buone prassi e i metodi illustrati non hanno carattere prescrittivo, ma sono da intendersi come proposte, idee e suggerimenti utili, fondati sulle discussioni con i rappresentanti del settore energetico, le autorità nazionali e internazionali, ONG, esperti scientifici e altre parti interessate.
La guida riflette unicamente il parere della Commissione e non è giuridicamente vincolante. Spetta alla Corte di giustizia dell'Unione europea fornire l'interpretazione definitiva delle direttive dell'UE. Laddove pertinente, è stata inserita la giurisprudenza europea vigente. La guida deve pertanto essere sempre letta congiuntamente ai documenti di orientamento generali esistenti e alle pertinenti pronunce della Corte di giustizia dell'Unione europea sulle due direttive.
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INDICE
Finalità della guida
1. Politiche e quadro legislativo dell'UE
1.1 Le direttive Uccelli e Habitat
1.2 La direttiva quadro Acque
1.3 Coordinamento tra la direttiva quadro Acque e le direttive Natura
1.4 La direttiva Alluvioni
1.5 Le direttive VAS e VIA
1.6 Il nesso tra VAS, VIA e articolo 6 della direttiva Habitat
2. Gli ecosistemi di acqua dolce e l'energia idroelettrica nell'UE
2.1 Stato degli ecosistemi fluviali e lacustri dell'UE
2.2 Pressioni e minacce cui sono soggetti gli ecosistemi di acqua dolce europei
2.3 Effetti della produzione idroelettrica sugli ecosistemi di acqua dolce
2.4 Effetti cumulativi
2.5 Distinzione tra effetti rilevanti e irrilevanti
3. Esempi di buone prassi di attenuazione degli effetti e misure di ripristino ecologico nella produzione idroelettrica
3.1 Mirare alla migliore condizione ecologica praticabile dei fiumi nel contesto dell'energia idroelettrica
3.2 Gestione delle centrali idroelettriche aventi un effetto negativo su siti Natura 2000
3.3 Introduzione di misure di attenuazione e di ripristino ecologico
3.4 Esempi di buone prassi di attenuazione e/o ripristino ecologico
4. Buone prassi di pianificazione integrata nella produzione idroelettrica
4.1 Vantaggi della pianificazione integrata
4.2 Piani integrati nazionali e regionali
4.3 Mappatura della sensibilità florofaunistica e zonizzazione
4.4 Consultazione precoce
5. Procedura di valutazione ai sensi della direttiva Habitat
5.1 Introduzione
5.2 Casi in cui applicare la procedura ex articolo 6
5.3 Fasi della procedura per lo svolgimento delle opportune valutazioni
5.4 Deroghe ai sensi dell'articolo 6, paragrafo 4
Abbreviazioni
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GUUE C 213/1 del 18.06.2018
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