Guida tecnica gestione sistemi di monitoraggio in continuo emissioni (SME)
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Guida tecnica per la gestione dei sistemi di monitoraggio in continuo delle emissioni (SME)
Questo documento è uno dei primi prodotti approvati dal Consiglio Federale delle Agenzie Ambientali nell’ambito del Piano triennale delle attività interagenziali 2010-2012.
La “GUIDA TECNICA PER LA GESTIONE DEI SISTEMI DI MONITORAGGIO IN CONTINUO DELLE EMISSIONI (SME)” è il risultato del lavoro svolto dal Gruppo interagenziale (GdL) n. 1.1 “Ispezioni e Controlli” (ISP) ricompreso nelle Priorità 2010 della Linea di attività 2010-2012 n. 1 “Controlli ambientali” afferente all’Area di attività B “Monitoraggio e controlli ambientali”, di cui al Piano triennale delle attività interagenziali 2010-2012.
Il GdL ISP è coordinato da Ispra per il tramite del Servizio Interdipartimentale per l’indirizzo il coordinamento e il controllo delle attività Ispettive e vi partecipano ARPA Emilia Romagna, ARPA Toscana, ARPA Lombardia, ARPA Marche, ARPA Liguria, ARPA Calabria, ARPA Basilicata e l’ARPA Molise. In materia di “ispezioni ambientali” oltre al GdL ISP è attiva anche una rete di referenti (RR) che coinvolge l’intero sistema delle agenzie ambientali.
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1 INTRODUZIONE
Il monitoraggio in continuo delle emissioni soggette ai criteri previsti nell’Allegato VI alla Parte V del D.Lgs 152/06 è un obbligo che oramai riveste una sempre maggiore importanza nel panorama della gestione degli impianti industriali. A tal fine la Comunità Europea ha introdotto una serie di norme tecniche di notevole importanza, la cui corretta applicazione è fondamentale per una gestione moderna ed efficiente, anche dal punto di vista ambientale, degli impianti industriali.
2 SCOPO
Scopo del presente documento è quello di fornire un linea guida rilasciata da ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca sull’Ambiente) e dalle Agenzie Regionali e delle Provincie Autonome per la protezione dell’ambiente (ARPA/APPA) al fine di implementare una corretta gestione dei sistemi di monitoraggio delle emissioni (SME) e del sistema di acquisizione ed elaborazione dei dati raccolti (SAD), anche attraverso l’applicazione della norma UNI EN 14181:2005. D’ora in poi, per semplicità, si intenderà come ‘sistema SME’ l’unione organica del vero e proprio SME (inteso come ciò che fornisce una misura periodica nel tempo delle concentrazioni contenute nell’effluente emissivo) con il SAD (inteso come ciò che raccoglie i dati misurati, li storicizza, li archivia e li organizza). L’implementazione è ottenuta applicando un modello di Manuale di Gestione (MG) degli SME istallati presso impianti soggetti al monitoraggio in continuo, oltre che una guida alla compilazione dello stesso.
3 FINALITA’
La finalità del documento è quella di stabilire dei criteri di base per permettere agli Enti di Controllo ed ai Gestori la realizzazione di un protocollo condiviso per la gestione dello SME. Lo strumento base di tale protocollo è il Manuale di Gestione (MG), che deve garantire, pertanto, la corretta gestione dei dati relativi alle emissioni in atmosfera, nell’intento di assicurare il rispetto dei limiti ed il mantenimento del sistema di gestione dello SME nell’ottica della migliore gestione possibile degli impianti. Il presente documento, oltre a costituire lo schema del Manuale, definisce criteri di scelta della strumentazione, di elaborazione dei dati, nonché altri aspetti operativi e comportamentali che costituiscono premessa alla corretta gestione dei SME. Dell’applicazione di tali criteri dovrà esserne dato riscontro nel manuale o in documentazione correlata.
Il MG è un documento che deve essere redatto secondo i principi della qualità (possono essere presi a riferimento le norme della serie ISO 9000 o EN 45000) e pertanto la sua struttura dovrà essere quella prescritta da tali norme; in particolare dovrà:
1) descrivere e definire il funzionamento dell’impianto durante gli stati a regime, transitorio, avaria, emergenze etc.
2) definire univocamente il sistema SME in ogni sua parte (campionamento, analisi, elaborazione, trasmissione dei dati)
3) indicare il tipo e la frequenza delle verifiche periodiche cui è soggetto lo SME (es. linearità – IARQAL2 – AST)
4) garantire il mantenimento delle prestazioni dello SME (es. EN 14181:2005 - QAL3)
5) indicare le procedure da attuare in caso di avaria/guasto all’impianto o al sistema SME o parti di questo. 8
6) identificare le responsabilità dei soggetti coinvolti nelle procedure oggetto del presente documento
7) essere periodicamente revisionato ed aggiornato Benché questo documento sia nato principalmente per fornire i riferimenti relativi all’applicazione della norma UNI EN 14181:2005, anche nel caso di sistemi non gestiti secondo tale norma pare opportuno procedere in accordo con le modalità gestionali qui proposte
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segue in allegato
ISPRA 87/2013