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Gli indicatori del clima in Italia nel 2019
Stato dell'Ambiente - ISPRA 88/2019
Il XV Rapporto del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente “Gli indicatori del clima in Italia” illustra l’andamento del clima nel corso del 2019 e aggiorna la stima delle variazioni climatiche negli ultimi decenni in Italia.
Il rapporto si basa in gran parte su dati e indicatori climatici elaborati attraverso dal Sistema nazionale per la raccolta, l’elaborazione e la diffusione di dati Climatologici di Interesse Ambientale (SCIA, www.scia.isprambiente.it), realizzato dall’ISPRA in collaborazione con gli organismi titolari delle principali reti osservative presenti sul territorio nazionale. I dati e le informazioni sul clima in Italia vengono trasmessi all’Organizzazione Meteorologica Mondiale e contribuiscono a comporre il quadro conoscitivo sulla evoluzione del clima a scala globale. Le informazioni e i prodotti climatici aggiornati al 2019 derivano da una grande mole di dati rilevati da stazioni densamente distribuite sul territorio nazionale e messi a disposizione da enti nazionali e regionali responsabili del monitoraggio idrometeo-climatico. Le stime delle variazioni e delle tendenze climatiche nel lungo periodo sono invece frutto dell’elaborazione di una selezione di serie temporali che rispondono ai necessari requisiti di durata, completezza e qualità controllata dei dati.
Anche il 2019 è stato un anno nettamente più caldo della media, con un picco di anomalia termica nel mese di giugno; tra il 26 e il 29 giugno le temperature massime hanno segnato nuovi record assoluti in diverselocalità del nord-ovest e del settore alpino. Nel corso dell’anno non sono mancati eventi estremi rilevanti, fra i quali i forti temporali che il 21 ottobre hanno investito la Liguria e il Piemonte (fra le province di Genova e Alessandria), con precipitazioni di intensità eccezionale sugli intervalli di 12 e 24 ore, e la prolungata fase di maltempo del mese di novembre, che ha portato persistenti e abbondanti piogge su tutto il territorio nazionale, con totali medi arealitra 2 e 3 volte superiori alle attese; nel corso del mese venti di tempesta hanno causato forti mareggiate, si sono verificate frane e smottamenti, piogge alluvionali a Matera e ripetuti episodi di acqua alta a Venezia con livelli di marea fino a 187 cm, evento eccezionale che ha provocato ingenti danni al patrimonio artistico della città.
Fonte: ISPRA
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