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Green Book 2023

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Green Book 2023

Green Book 2023 / Utilitatis

ID 19860 | 21.06.2023 / In allegato

L’edizione 2023 (10a) del "Green Book" propone la consueta panoramica di contesto dei rifiuti che spazia dagli aspetti normativi a quelli tariffari, fino agli investimenti del settore, e comprende un esame aggiornato della documentazione dei bandi di gara. Un focus specifico è dedicato alla circolarità delle risorse con approfondimenti su temi attuali come quello delle materie prime critiche e su specifiche.

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I quadri normativo e regolamentare europei in materia di rifiuti sono in costante evoluzione. Nell’ultimo anno sono stati sviluppati vari percorsi legislativi per la definizione o la revisione di importanti regolamenti che riguardano imballaggi e rifiuti di imballaggio, batterie e rifiuti di batterie e le esportazioni dei rifiuti in altri Stati. Allo stesso modo, nel nostro Paese l’evoluzione del quadro normativo ha portato alla definizione della Strategia nazionale per l’economia circolare, del Programma Nazionale di Gestione dei Rifiuti e dei Criteri ambientali minimi per l’affidamento del servizio di raccolta dei rifiuti urbani. Altri importanti traguardi sono stati l’accelerazione della normativa relativa allo sviluppo del biometano e la manutenzione ordinaria della normativa tecnica in materia di gestione dei rifiuti.

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Il superamento della crisi pandemica ed economica ha determinato un aumento della produzione di rifiuti urbani in Italia, che, nel 2021, ha raggiunto i 502 kg per abitante, con una variazione del +3% rispetto al 2020. Una crescita comunque più contenuta rispetto agli indicatori socioeconomici come PIL (+6,7%) e consumi delle famiglie (+5,3%). Cresce anche la raccolta differenziata, che nel 2021 si attesta al 64% della produzione nazionale, mentre il quantitativo pro capite è pari a 272 kg. L’analisi dei dati evidenzia la necessità di imprimere un’accelerazione al miglioramento del sistema di gestione dei rifiuti urbani, soprattutto al Centro Sud, nell’ottica di conseguire il raggiungimento degli obiettivi comunitari. La percentuale di preparazione per riutilizzo e riciclaggio è ferma a circa il 48% dal 2019, mentre nel 2021 lo smaltimento in discarica interessa ancora il 19% dei rifiuti urbani. È necessario migliorare la qualità della raccolta differenziata e investire su nuovi impianti.
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INDICE

SEZIONE I

STRATEGIE DI GESTIONE E DATI DI PRODUZIONE

SEZIONE II

IL CONTESTO DI RIFERIMENTO
MESSAGGI CHIAVE

1 - IL QUADRO COMUNITARIO

1.1 - L’ATTUAZIONE DEL PIANO D’AZIONE PER L’ECONOMIA CIRCOLARE
1.2 - NUOVO REGOLAMENTO EUROPEO SULLE SPEDIZIONI DI RIFIUTI
1.3 - L’INCENERIMENTO DEI RIFIUTI NELLA NUOVA DIRETTIVA SULLE EMISSIONI INDUSTRIALI
1.4 - LO SVILUPPO DEL BIOMETANO NEL REPOWEREU
2 - I RIFIUTI URBANI IN ITALIA
2.1 - LA PRODUZIONE DEI RIFIUTI URBANI
2.2 - LA RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI URBANI
2.3 - GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI
2.4 - CALCOLO DELLE PERCENTUALI DI RICICLAGGIO DEI RIFIUTI URBANI PER LA VERIFICA
DEGLI OBIETTIVI DI CUI ALL’ARTICOLO 181 DEL DECRETO LEGISLATIVO 3 APRILE 2006, N.152
2.5 - IL TRASPORTO TRANSFRONTALIERO DEI RIFIUTI
2.5.1 - ESPORTAZIONE DEI RIFIUTI URBANI
2.5.2 - IMPORTAZIONE DEI RIFIUTI URBANI
3 - L’EVOLUZIONE DEL QUADRO NAZIONALE
3.1 - STRATEGIA NAZIONALE PER L’ECONOMIA CIRCOLARE
3.2 - IL PROGRAMMA NAZIONALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI
3.3 - NUOVI CRITERI AMBIENTALI MINIMI (CAM) PER L’AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI RACCOLTA RIFIUTI URBANI, SPAZZAMENTO, FORNITURA DI SACCHETTI CONTENITORI E VEICOLI
3.4 - NORME IN MATERIA DI BIOMETANO
3.4.1 - CHIARIMENTI CIRCA L’EFFICACIA DEL DM 2 MARZO 2018
3.4.2 - NUOVO DECRETO DI INCENTIVAZIONE DEL BIOMETANO E NUOVE PROCEDURE APPLICATIVE DEL GSE
3.5 - ALTRE DISPOSIZIONI
4 - LA GOVERNANCE DEL SERVIZIO DI GESTIONE DEI RIFIUTI IN ITALIA
4.1 - GOVERNANCE MULTILIVELLO E RUOLO DEGLI ENTI DI GOVERNO DELL’AMBITO
4.2 - MODELLI DI GOVERNANCE LOCALI
4.3 - INDIVIDUAZIONE E OPERATIVITA’ DEGLI EGA
4.4 - I GESTORI DEL SERVIZIO
4.4.1 - GESTORI DELLA RACCOLTA E CICLO INTEGRATO
5 - REGOLAZIONE DEL SERVIZIO INTEGRATO DI GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI
5.1 - MTR-2 E PROCESSI DECISIONALI DELL’ENTE TERRITORIALMENTE COMPETENTE
5.1.1 - MISURA DELLA QUALITÀ AMBIENTALE DEL SERVIZIO DI GESTIONE DEI RIFIUTI
5.1.2 - COMPONENTI TARIFFARIE PREVISIONALI
5.2 - CRITERI DI DETERMINAZIONE DELLE TARIFFE DI ACCESSO AGLI IMPIANTI
5.2.1 - ELEMENTI COSTITUTIVI DEL CORRISPETTIVO DEGLI IMPIANTI DI CHIUSURA DEL CICLO MINIMI
5.3 - ESITI DELLE APPROVAZIONI DEI PEF DA PARTE DI ARERA

SEZIONE III
ASPETTI ECONOMICI DI GESTIONE

6 - ASSETTO ECONOMICO PATRIMONIALE DEI GESTORI
6.1 - LE AZIENDE DI GESTIONE DEL SERVIZIO DEI RIFIUTI URBANI
6.2 - EQUILIBRIO ECONOMICO DELLA GESTIONE
6.2.1 - COSTI DELLA GESTIONE
6.2.2 - LIVELLI DI PRODUTTIVITÀ
6.3 - LA STRUTTURA PATRIMONIALE DELLE IMPRESE
6.3.1 - LA COMPOSIZIONE DEI COSTI
6.3.2 - LA COMPOSIZIONE DEI DEBITI
6.3.3 - LA REDDITIVITÀ DELLE IMPRESE
7 - LA SPESA PER IL SERVIZIO DI GESTIONE DEI RIFIUTI
7.1 - DESCRIZIONE DEL CAMPIONE
7.2 - ARTICOLAZIONE TARIFFARIA DELLE UTENZE DOMESTICHE
7.2.1 - LA TARIFFA PER LE UTENZE DOMESTICHE NEL 2022
7.2.2 - SPESA MEDIA PER LE UTENZE DOMESTICHE
7.2.3 - VARIAZIONE DELLA SPESA MEDIA PER LE UTENZE DOMESTICHE NEGLI ANNI 2014-2022
8 - ANALISI DEI BANDI DI GARA
8.1 - LE GARE D’AMBITO
8.2 - ANALISI DELLE GARE PUBBLICATE DAL 2014 AL 2022
8.2.1 - LA DURATA DEGLI AFFIDAMENTI
8.2.2 - IL NUMERO DEI COMUNI INTERESSATI DAI BANDI DI GARA
8.2.3 - L’OGGETTO DEI BANDI DI GARA
8.2.4 - ANALISI DEI BANDI PER AREA GEOGRAFICA
9 - IL PNRR E IL FABBISOGNO DI INVESTIMENTI
9.1 - INVESTIMENTI E RIFORME NEL PNRR
9.2 - STATO DI ATTUAZIONE DEGLI INVESTIMENTI
9.3 - IL FABBISOGNO DI SETTORE

SEZIONE IV

STRATEGIE DI MITIGAZIONE E ADATTAMENTO

10 - IL RECUPERO DI MATERIA PILASTRO DELL’ECONOMIA CIRCOLARE

10.1 - MATERIE PRIME CRITICHE E CIRCOLARITÀ DELLE RISORSE
10.1.1 - IL CONTESTO ITALIANO
10.1.2 - APPROCCI E TECNOLOGIE PER L’APPROVVIGIONAMENTO SOSTENIBILE
10.1.3 - I RAEE: UNA MINIERA URBANA
10.2 - IL RUOLO DELLE CITTÀ NELLA BIOECONOMIA: LA GESTIONE CIRCOLARE DEI RIFIUTI ORGANICI
10.2.1 - PRODUZIONE E GESTIONE DEI RIFIUTI ORGANICI IN ITALIA
10.2.2 - AUTONOMIA DI GESTIONE TERRITORIALE
10.2.3 - LA QUANTITÀ DI FRAZIONE ORGANICA INTERCETTABILE
10.2.4 - CAPACITÀ IMPIANTISTICA DISPONIBILE E STIMA DEL FABBISOGNO IMPIANTISTICO RESIDUALE
10.3 - CIRCOLARITÀ DEI RIFIUTI TESSILI URBANI: STATO DELL’ARTE E PROSPETTIVE FUTURE
10.3.1 - IL SETTORE TESSILE MODA E ABBIGLIAMENTO (TAM)
10.3.2 - LA PRODUZIONE DEI RIFIUTI TESSILI
10.3.3 - GESTIONE DEI RIFIUTI TESSILI
10.3.4 - LA POSSIBILE INTRODUZIONE DI UN MODELLO DI EPR: SFIDE FUTURE E SETTORE TAM
10.3.5 - L’EPR COME STRUMENTO DI POLITICA AMBIENTALE E INDUSTRIALE PER I DISTRETTI ITALIANI

segue in allegato
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