Slide background
Slide background
Slide background
Slide background




La Convenzione di Ramsar

ID 18335 | | Visite: 528 | News ambientePermalink: https://www.certifico.com/id/18335

Convenzione di Ramsar

La Convenzione di Ramsar / Zone umide di importanza internazionale 2022

ID 18335 | 10.12.2022 / Download scheda allegata

La Convenzione relativa alle zone umide di importanza internazionale, in particolare quali habitat degli uccelli acquatici, è stata firmata a Ramsar, in Iran, il 2 febbraio 1971.

Documenti:

The Ramsar Convention text 1971
The Ramsar Sites Criteria
Designating Ramsar Sites - Handbooks 4th edition 2011
Wetlands Management Planning: a guide for site managers 2008
The Designation and Management of Ramsar Sites 2017
Elenco delle zone umide in IT Ottobre 2021

The present text of the Ramsar Convention, 2 February 1971 (entered into force 21 December 1975), including all amendments to the original.

L'atto viene sottoscritto nel corso della "Conferenza Internazionale sulla Conservazione delle Zone Umide e sugli Uccelli Acquatici", promossa dall'Ufficio Internazionale per le Ricerche sulle Zone Umide e sugli Uccelli Acquatici (IWRB- International Wetlands and Waterfowl Research Bureau) con la collaborazione dell'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN - International Union for the Nature Conservation) e del Consiglio Internazionale per la protezione degli uccelli (ICBP - International Council for bird Preservation).

Oggetto della Convenzione di Ramsar sono la gran varietà di zone umide: le paludi e gli acquitrini, le torbiere, i bacini d'acqua naturali o artificiali, permanenti o transitori, con acqua stagnante o corrente, dolce, salmastra o salata, comprese le distese di acqua marina, la cui profondità, durante la bassa marea, non supera i sei metri.

Sono inoltre comprese le zone rivierasche, fluviali o marine, adiacenti alle zone umide, le isole o le distese di acqua marina con profondità superiore ai sei metri, durante la bassa marea, situate entro i confini delle zone umide, in particolare quando tali zone, isole o distese d'acqua, hanno importanza come habitat degli uccelli acquatici, ecologicamente dipendenti dalle zone umide.

Scopo e obiettivi della Convenzione

La Convenzione si pone come obiettivo la tutela internazionale delle zone umide mediante la loro individuazione e delimitazione, lo studio degli aspetti caratteristici, in particolare dell'avifauna, e la messa in atto di programmi che ne consentano la conservazione degli habitat, della flora e della fauna.

Ad oggi sono 172 i paesi che hanno sottoscritto la Convenzione e sono stati designati 2.433 siti Ramsar per una superficie totale di 254,645,305 ettari.

In base agli obiettivi specifici dell'accordo, le Parti si impegnano a:

- designare le zone umide del proprio territorio, da includere in un elenco di zone umide di importanza internazionale;
- elaborare e mettere in pratica programmi che favoriscano l'utilizzo razionale delle zone umide del loro territorio creare delle riserve naturali nelle zone umide, indipendentemente dal fatto che queste siano o meno inserite nell'elenco;
- incoraggiare le ricerche, gli scambi di dati e di pubblicazioni relativi alle zone umide, alla loro flora e alla loro fauna;
- aumentare, con una gestione idonea le popolazioni di uccelli acquatici;
- promuovere le Conferenze delle Parti;
- promuovere la formazione di personale nei campi della ricerca sulle zone umide, sulla loro gestione e sulla loro sorveglianza.

Organi della Convenzione:

Conferenza delle Parti;
Comitato Permanente;
Gruppo di Esperti Tecnici e Scientifici;
Segretariato Generale (RAMSAR BUREAU), con sede a Gland (CH);
Segretario Generale.

Le Conferenze delle Parti della Convenzione (COP), durante le quali sono adottate delle decisioni per amministrare la Convenzione e guidarne l’attuazione, sono previste ogni tre anni: l’ultima (COP13) si è tenuta nel 2018 a Dubai negli Emirati Arabi mentre la prossima (COP14), prevista per il novembre 2021, è stata rinviata, su proposta della Cina, quale paese ospitante, a novembre del 2022.  

Tutti i documenti delle COP sono disponibili sul sito:

https://www.ramsar.org/documents

Le Parti sono rappresentate dal Comitato permanente che si riunisce ogni anno e, insieme alla COP,  è coadiuvato, al fine di formulare politiche inerenti la Convenzione, da due organi consultivi: il gruppo di revisione scientifica e tecnica (STRP) e il gruppo di supervisione sulla comunicazione, l’istruzione, la partecipazione e la consapevolezza (CEPA).

Tutti gli organi della Convenzione sono supportati dal Segretariato e dai partner dell’Organizzazione internazionale (IOP) che le parti hanno formalmente riconosciuto come partner ufficiali della Convenzione.

 La designazione dei siti

Quando un Paese aderisce alla Convenzione, deve designare almeno una zona umida come Zona Umida di Importanza Internazionale le cui informazioni vengono inviate con i documenti di adesione all'UNESCO, depositario della Convenzione.

Le Conferenze delle Parti hanno definito nove Criteri per la designazione dei Siti Ramsar che, affermando una visione ed obiettivi unitari attraverso un approccio sistematico, individuino le priorità generali e le modalità per la designazione dei Siti.

Tali criteri forniscono l’importante funzione di guida e di supporto alle Parti per la creazione di una rete di zone umide coerente su scala mondiale (cfr. Designating Ramsar Sites - Strategic Framework and guidelines for the future development of the List of Wetlands of International Importance).

Applicazione in Italia

La Convenzione di Ramsar è stata ratificata e resa esecutiva dall'Italia con il DPR 13 marzo 1976, n. 448  e con il successivo DPR 11 febbraio 1987, n. 184 che riporta la traduzione non ufficiale in italiano, del testo della Convenzione internazionale di Ramsar.

Gli strumenti attuativi prevedono, in aggiunta alla partecipazione alle attività comuni internazionali della Convenzione, una serie di impegni nazionali, quali:

- identificazione e designazione di nuove zone umide, ai sensi del DPR 13 marzo 1976, n. 448;
- attività di monitoraggio e sperimentazione nelle zone umide designate ai sensi del DPR 13 marzo 1976, n. 448;
- preparazione del "Rapporto Nazionale" per ogni Conferenza delle Parti;
- attivazione di modelli per la gestione delle zone umide.

Elenco delle zone umide

Le zone umide d’importanza internazionale riconosciute ed inserite nell’elenco della Convenzione di Ramsar per l’Italia sono ad oggi 57, distribuite in 15 Regioni, per un totale di 73.982 ettari.

Inoltre sono stati emanati i Decreti Ministeriali per l’istituzione di ulteriori 9 aree e, al momento, è in corso la procedura per il loro riconoscimento internazionale:

La tabella seguente riporta l’elenco completo in ordine cronologico di riconoscimento da parte del Segretariato e l’elenco dei siti in corso di designazione da parte del Segretariato della Convenzione.

Dalla tabella si possono scaricare per ogni singola zona, nel formato PDF, i decreti istitutivi e la scheda tecnica in inglese richiesta dalla Convenzione (Information Sheet on Ramsar Wetlands – RIS).

Il numero (N°) in tabella è richiamato nel seguente elaborato cartografico di sintesi.

Elaborato cartografico di sintesi e la tabella con il solo elenco delle zone umide sono disponibili in un unico file.

Certifico Srl - IT | Rev. 0.0 2022
©Copia autorizzata Abbonati 

Collegati

Tags: Ambiente Suolo Flora e Fauna

Articoli correlati

Ultimi archiviati Ambiente

Arsenico   Contaminazione ed esposizione ambientale
Mar 15, 2023 76

Arsenico: contaminazione ed esposizione ambientale

Arsenico: contaminazione ed esposizione ambientale ID 19217 | 15.03.2023 / In allegato INAIL 2010 L’Arsenico (As) è un metalloide la cui presenza è ampiamente rilevabile in tutte le matrici ambientali. In natura si trova solitamente in piccole quantità, nelle rocce, nei suoli, nelle polveri e… Leggi tutto
Regolamento di esecuzione UE 2023 574
Mar 14, 2023 86

Regolamento di esecuzione (UE) 2023/574

Regolamento di esecuzione (UE) 2023/574 / Coformulanti inaccettabili nei prodotti fitosanitari ID 19206 | 14.03.2023 Regolamento di esecuzione (UE) 2023/574 della Commissione del 13 marzo 2023 che stabilisce norme dettagliate per l’identificazione dei coformulanti inaccettabili nei prodotti… Leggi tutto
Il problema delle materie prime critiche per la transizione ecologica
Mar 13, 2023 66

Il problema delle materie prime critiche per la transizione ecologica

Il problema delle materie prime critiche per la transizione ecologica / ENEA 2023 ID 19202 | 13.03.2023 Il testo si propone come rassegna ragionata, corredata delle informazioni statistiche disponibili, circa il tema delle “materie prime critiche” (Critical Raw Materials, CRM), con particolare… Leggi tutto
Mar 11, 2023 143

BREF Production of large volume inorganic chemicals

BREF For the production of large volume inorganic chemicals (LVIC BREF) ID 19193 | 10.03.2023 / MR 01.2023 Kick-off Meeting for the drawing up of the LVIC BREF The Technical Working Group (TWG) for the drawing up of the Best Available Techniques Reference Document for the Production of Large Volume… Leggi tutto
Il Mare
Mar 10, 2023 103

Il mare / UNMIG

Il mare / UNMIG / 3a Ed. 2020 ID 19191 | 10.03.2023 / UNMIG - Ufficio Nazionale Minerario Idrocarburi e Georisorse - MISE - Il mare - UNMIG 3a Ed. 2020- Il mare - UNMIG 2a Ed. 2015- Il mare - UNMIG 1a Ed. 2013________ La Strategia per l’Economia Blu riconosce che i mari e gli oceani rappresentano… Leggi tutto

Più letti Ambiente