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Documento di programmazione della vigilanza per il 2023

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Documento di programmazione della vigilanza per il 2023

Documento di programmazione della vigilanza per il 2023 / INL

ID 19116 | 03.03.2023 / In allegato

Gli obiettivi e le priorità della programmazione dell’attività di vigilanza dell’INL nel 2023 tengono conto dell’evolversi della situazione socio-economica di riferimento, caratterizzata da un contesto, anche internazionale, complesso e che presenta numerose criticità, con ripercussioni dirette sul mercato del lavoro, sulle sue dinamiche e relazioni.

La crisi generata dal Covid-19 ha impattato sul mondo del lavoro in maniera asimmetrica tra i diversi settori economici, amplificando le differenze tra imprese, in base alla capacità di far fronte alle trasformazioni strutturali che la pandemia ha accelerato. Alle conseguenze della pandemia si è aggiunto il progressivo deterioramento del clima geopolitico internazionale, che ha generato uno scenario dai contorni ancora più incerti, con un ulteriore impatto sulle dinamiche del mondo del lavoro.

In tale contesto, l’INL è chiamato ad assicurare gli accertamenti in ambito lavoristico, previdenziale, assicurativo ed in materia di salute e sicurezza del lavoro in adesione all’approccio “Vision Zero” delineato nel Quadro Strategico UE 2021-2027 della Commissione Europea e mirato a migliorare la prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali, nonché a ridurre il numero dei decessi correlati al lavoro.

Inoltre, il Piano nazionale per la lotta al lavoro sommerso (per il triennio 2023-2025) - adottato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nell’ambito degli impegni assunti dall’Italia con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) - nel realizzare azioni specifiche finalizzate a prevenire e contrastare il lavoro sommerso nei diversi settori dell’economia, attribuisce un ruolo centrale all’INL. L’obiettivo prioritario dell’INL resta quello di orientare l’attività di vigilanza verso tutti i fenomeni illeciti di particolare disvalore socio-economico, garantendo una sollecita e adeguata tutela dei diritti del lavoro e dei lavoratori, con particolare attenzione alle categorie più vulnerabili sotto il profilo economico-sociale, anche attraverso un approccio olistico e multi-agenzia.

A tal fine, saranno valorizzate la collaborazione e le sinergie con altre Autorità e altri organi di controllo, nonché con le organizzazioni attive a presidio e tutela dei diritti dei lavoratori, della legalità e del corretto funzionamento del mercato del lavoro. Sul piano internazionale, l’INL manterrà fermo l’impegno al rafforzamento della collaborazione con l’Autorità Europea del Lavoro (ELA) e con gli altri Stati membri nel contrasto dei fenomeni illeciti con aspetti transfrontalieri.
...

[box-note]Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro

Il tessuto produttivo nazionale, oltre ad essere caratterizzato da una presenza elevata di PMI, è soggetto a significativi mutamenti determinati dalla trasformazione economica e dall’evoluzione delle tecnologie che impattano anche sulle condizioni di sicurezza dei lavoratori interessati.

Particolare attenzione deve essere posta all’attività di prevenzione, la quale si svilupperà in adesione alle preannunciate campagne europee ed avrà riguardo, in particolare, ai processi di valutazione dei rischi e di individuazione delle misure di prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali, così come all’adeguatezza dei percorsi formativi dei lavoratori, anche in collaborazione con gli organismi paritetici di cui al Decreto del Ministero del Lavoro n. 171 dell’11 ottobre 2022.

I settori prioritari sui quali indirizzare la vigilanza per le verifiche in materia di salute e sicurezza nel corso del 2023 saranno l’edilizia, l’agricoltura, la logistica e i trasporti.
In edilizia proseguirà la vigilanza speciale “110insicurezza” e gli accertamenti saranno, come di consueto, finalizzati a far emergere eventuali violazioni della normativa in materia di salute e sicurezza, al fine di contrastare e contenere il più possibile il rischio del verificarsi di episodi infortunistici spesso strettamente connessi a carenze nelle misure prevenzionistiche nonché nella formazione e nell’informazione del personale occupato.

Quello agricolo è un settore produttivo ad alto rischio infortunistico e con presenza di rischi importanti per la salute, non ultimo quello della esposizione a fattori climatici e di sovraesposizione lavorativa. Nell’ottica delle evoluzioni tecnologiche attuali, pertanto, si dovrà porre particolare attenzione all’utilizzo delle macchine agricole e all’uso dei fitosanitari che possono esporre i lavoratori al rischio chimico.

Il settore della logistica e dei trasporti è caratterizzato da una accentuata destrutturazione per la presenza di numerose microimprese. La vigilanza dovrà conseguentemente concentrarsi non solo sull’esame analitico della filiera degli appalti ma anche sulla presenza e la gestione dei rischi interferenziali, per contrastare il possibile nesso di causalità che sovente si evidenzia tra il ricorso diffuso all'appalto e alla catena dei subappalti, e gli infortuni sul lavoro.
La pianificazione della vigilanza terrà conto dell’analisi del contesto socioeconomico del territorio di riferimento e delle risultanze del coordinamento attuato ai sensi degli artt. 5 e 7 del d.lgs. n. 81/2008.

In relazione agli obblighi imposti dall’art. 70 del d.lgs. n. 81/2008 per i requisiti di sicurezza delle attrezzature di lavoro messe a disposizione dei lavoratori, particolare attenzione dovrà essere posta, durante l’attività di vigilanza, all’utilizzo delle macchine immesse sul mercato ai sensi delle direttive 98/37/CE e 2006/42/CE, in relazione alle quali - a fronte della constatazione di una presunta non conformità ai requisiti essenziali di sicurezza (RES) di cui al d.lgs. n. 17/2010 (Attuazione della direttiva 2006/42/CE, relativa alle macchine e che modifica la direttiva 95/16/CE relativa agli ascensori) - si procederà ad inviare la segnalazione all’Autorità di Sorveglianza di Mercato individuata dall’art. 6 del medesimo decreto 17/2010.

Il personale tecnico continuerà, inoltre, ad essere impegnato nell'ambito della vigilanza in materia di protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti dalle radiazioni ionizzanti, in settori lavorativi nei quali la loro esposizione impone particolare rilevanza alla tutela della salute e sicurezza, quali le strutture sanitarie complesse e in contesti industriali nei quali l’impiego di sorgenti di radiazione sia qualitativamente e quantitativamente significativo.[/box-note]

Fonte: INL

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Tags: Sicurezza lavoro Organi controllo

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