UNI 11292:2019 | Locali gruppi di pompaggio impianti antincendio

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Locali gruppi di pompaggio impianti antincendio

UNI 11292:2019 | Locali gruppi di pompaggio impianti antincendio

ID 7686 | 18.02.2019 | Documento estratto norma in allegato

UNI 11292:2019 - Locali destinati ad ospitare gruppi di pompaggio per impianti antincendio - Caratteristiche costruttive e funzionali
 
Data entrata in vigore: 14 febbraio 2019
 
La norma specifica i requisiti costruttivi e funzionali minimi da soddisfare nella realizzazione di locali tecnici destinati ad ospitare gruppi di pompaggio per l'alimentazione idrica di impianti antincendio.
 
Sostituisce: UNI 11292:2008
 
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UNI 11292:2019 integra le prescrizioni delle normative applicabili all’argomento e in particolare della UNI EN 12845 (Sistemi automatici a sprinkler - Progettazione, installazione e manutenzione) e UNI 10779 (Reti di idranti - Progettazione, installazione ed esercizio). Sostituisce UNI 11292:2008.

La norma specifica i requisiti costruttivi e funzionali minimi da soddisfare nella realizzazione di locali tecnici destinati ad ospitare gruppi di pompaggio per l’alimentazione idrica di impianti antincendio.

La revisione tiene conto delle indicazioni contenute nella nuova versione della EN 12845 e cerca di chiarire alcuni concetti sulla base dell’esperienza degli ultimi anni. Cerca di fornire requisiti per: scale, cofanatura, apertura areazione/ ventilazione, definizione del locale pompe per pompe sommerse, combustibilità dei serbatoi, resistenza al fuoco.

Fonte: UNI

Estratto norma

Documento completo in allegato

UNI 11292 2019 Locali gruppi pompaggio antincendio
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LOCALI PER LE UNITÀ DI POMPAGGIO

Ubicazione

I locali devono essere del tipo fuori terra o interrati e, in ordine di preferenza, di tipo:
- separato;
- in adiacenza;
- entro l'edificio protetto dall'impianto antincendio servito.

Ubicazione fuori terra

I locali fuori terra devono essere posizionati con il pavimento alla stessa quota del piano di riferimento o al di sopra di esso sino ad un'altezza non maggiore di 7,5 m.

Ubicazione interrata

I locali interrati devono essere posizionati con il pavimento del locale ad una profondità non maggiore di 7,5 m dal piano di riferimento.

I locali possono essere ubicati a profondità maggiore, ma non oltre i 10 m dal piano di riferimento e il terzo livello interrato, a condizione che l'accesso sia come indicato al punto “Accessi per gli operatori”.

Non è ammessa la realizzazione di locali interrati nelle aree a rischio di inondazione e nelle zone comunque esposte al rischio di allagamento.

Accesso

Generalità

L'accesso al locale deve essere agevole e sicuro per gli operatori e per le squadre di soccorso, considerando qualunque fattore esterno che influisca negativamente sulla stessa accessibilità.

L'accesso al locale deve essere, inoltre, garantito, in caso di incendio nell'attività protetta dall'impianto, per tutta la durata di funzionamento dello stesso.

L’accesso deve essere segnalato in modo idoneo, così da permettere l'immediata individuazione del locale, con adeguata segnaletica di colore rosso con scritte bianche avente almeno la seguente dicitura: "Locale pompe antincendio".

Accesso per gli operatori

L'accesso al locale deve essere diretto e avvenire con una delle seguenti modalità:

a) da strada (pubblica o privata);

b) da spazio scoperto accessibile da strada (pubblica o privata), direttamente o eventualmente con percorso protetto;

c) da intercapedine antincendio ad uso esclusivo, di larghezza trasversale non minore di 0,90 m, accessibile da strada (pubblica o privata), direttamente o eventualmente con percorso protetto.

Per i locali ubicati al di sotto dei 7,5 m di profondità e fino a 10 m, e comunque non oltre il terzo livello interrato, l'accesso deve avvenire direttamente da strada (pubblica o privata), eventualmente tramite intercapedine antincendio ad uso esclusivo, di larghezza trasversale non minore di 0,90 m.

L’accesso al locale deve avvenire esclusivamente a mezzo di varchi verticali.

Le porte dei locali devono essere di altezza minima di 2 m e larghezza minima 0,80 m, ed essere realizzate in materiale di classe di reazione al fuoco A1.

Le scale devono essere conformi alla legislazione vigente in materia e a quanto previsto dalle norme UNI 10803 ed UNI 10804; non sono comunque ammesse le scale a giorno diritte con forte pendenza nonché altri tipi di scale, quali pe esempio di tipo verticale, di tipo a pioli o removibili.

La larghezza minima di passaggio utile per le scale rettilinee deve essere uguale a 0,80 m, e per le scale a chiocciola a 0,90 m.

L’altezza minima del passaggio sotto soletta e del passo della scala non deve essere minore di 2,00 m.

Inserimento ed estrazione delle unità di pompaggio

I locali devono essere realizzati in modo da garantire sempre la possibilità di agevole e sicuro inserimento/estrazione dell'unità di pompaggio o dei suoi componenti fondamentali (per esempio pompa, motore, quadro elettrico, serbatoio, ecc).

CARATTERISTICHE DEI LOCALI

Tipologia costruttiva

I locali devono essere conformi alle corrispondenti prescrizioni della UNI EN 12845.

I locali devono essere realizzati con prodotti ed elementi costruttivi aventi le caratteristiche di seguito indicate:

a) il locale adiacente o interno all'edificio protetto dall'impianto servito deve presentare strutture orizzontali e verticali, portanti e/o separanti, almeno del tipo R, REI, EI 60 rispettivamente e classe di reazione al fuoco non inferiore a A2-s1, d0;

Nota
Le aperture sulle pareti attestate su spazio scoperto non necessitano di caratteristiche di resistenza al fuoco.

b) il locale separato (isolato) deve presentare strutture orizzontali e verticali, portanti, almeno del tipo R 60 ed elementi di tamponatura con prestazioni di reazione al fuoco non inferiori alla classe A2-s1, d0.

I locali di cui alla lettera b) devono essere inoltre contornati da un'area avente profondità non minore di 3 m permanentemente priva di materiali e vegetazione che possano costituire pericolo di incendio.

Al fine di migliorare la luminosità dell'ambiente le pareti interne devono essere di colore chiaro, preferibilmente bianco.

Dimensioni minime

Generalità
Le dimensioni minime dei locali devono essere tali da consentire gli interventi di installazione dell'unità di pompaggio, di manutenzione ordinaria e straordinaria assicurando sempre condizioni di sicurezza per il personale.

Dimensioni dei locali

L’altezza media (hm) del locale non deve essere minore di 2,4 m.

L’altezza (hi) minima del locale, calcolata tenendo conto dell'ingombro degli impianti, non deve essere inferiore a 2 m.

Nello spazio di lavoro e lungo il percorso per raggiungerlo deve essere almeno garantita una altezza (hi) non inferiore a 2,40 m; è ammessa la presenza di strutture che, localmente, riducono l'altezza di cui sopra ad un minimo di 2,00m.

Le dimensioni minime in pianta dello spazio di lavoro devono essere uguali o maggiori di 0,80 m su almeno tre lati di ciascuna delle unità di pompaggio; analoga distanza minima deve essere presente tra le unità di pompaggio installate.

Sul quarto lato delle unità di pompaggio deve essere comunque garantito l'intervento, in sicurezza, per le operazioni di manutenzione.

La misura deve essere presa nel punto di massimo ingombro, considerando le tubazioni da e per le pompe spazio libero.

È ammessa la presenza limitata di sporgenze che, localmente, riducono la larghezza dello spazio di lavoro ad un minimo di 0,60 m.

Devono essere comunque rispettate le dimensioni degli spazi di lavoro specificate dal produttore delle unità di pompaggio, quando maggiori.

Caratteristiche delle pavimentazioni dei locali

Il pavimento deve essere piano, uniforme, antiscivolo ed eventuali attraversamenti realizzati per le connessioni elettro-idrauliche, nelle zone di calpestio, devono essere adeguatamente protetti e segnalati.

Nello spazio di passaggio delle persone addette all'esercizio e alla manutenzione non sono ammessi ostacoli dovuti ad elementi strutturali, portanti del locale o di supporto dell'unità di pompaggio. Il pavimento deve avere pendenza verso il punto di drenaggio al fine di evitare ristagni di acqua nel locale.

Aerazione dei locali 

Generalità

I locali devono essere aerati naturalmente con aperture permanenti, che aprono direttamente su spazio scoperto o intercapedine antincendio ad uso esclusivo, di superficie non minore di 1/100 della superficie in pianta del locale, con un minimo di 0,1 m2 privo di serramenti.

Le aperture di aerazione devono essere dotate di protezioni con grigliati metallici, reti e/o alette antipioggia a condizione che non venga ridotta la superficie netta di aerazione.

Il locale deve essere mantenuto, anche durante il funzionamento delle unità di pompaggio, ad una temperatura non superiore a 40 °C o alla temperatura massima prescritta dai fabbricanti dei componenti (quadr i, motori, strumentazioni, ecc.), quale delle due sia la minore.

Locali che ospitano motori diesel

Nei locali possono essere installati motori diesel sia con raffreddamento ad aria diretta che a liquido con radiatore o con scambiatore di calore.

Nei locali interrati non è ammessa l'installazione di motori diesel con raffreddamento ad aria diretta se la potenza complessiva è maggiore o uguale a 40 kW.

Nel locale devono essere previste due aperture per l'aerazione, per l'ingresso e per l'uscita ell'aria di raffreddamento e devono essere tra loro contrapposte, una in alto e l'altra in basso; tali aperture possono essere corredate di serrande ad apertura automatica normalmente chiuse o a gravità.

Locali con motori diesel raffreddati ad aria diretta o a liquido con radiatore

Qualora nel locale siano installati motori diesel con raffreddamento ad aria diretta o a liquido con radiatore, deve essere previsto per ciascun motore diesel un sistema per il convogliamento dell'aria in ingresso e/o in uscita dal locale pompe, in materiale con classe di reazione al fuoco A1, tale da assicurare lo smaltimento del calore prodotto dal motore.

L’apertura e la condotta di ventilazione per l'ingresso (motore con raffreddamento ad aria) o l'espulsione dell'aria (motore con raffreddamento a liquido con radiatore), devonoessere almeno di sezione netta pari una volta e mezzo la sezione del dispositivo diraffreddamento (per esempio radiatore) o dimensionate a mezzo di calcolo analitico.

L’apertura per l'espulsione (motore con raffreddamento ad aria) o l'ingresso dell'aria (motore con raffreddamento a liquido con radiatore), deve essere almeno di sezione netta pari a due volte la sezione del dispositivo di raffreddamento (per esempio radiatore) o dimensionata a mezzo di calcolo analitico.

Durante il funzionamento di estrazione dell'aria, la massima depressione ammissibile nel locale a porte chiuse non deve essere maggiore di 20 Pa.

Nota
Le indicazioni sono riferite ad una differenza di temperatura dell'aria di ingresso e di uscita nel locale di 15 °C.

Dove sussistano condizioni ambientali particolarmente gravose ai fini di una corretta aerazione, il sistema di aerazione deve essere adeguatamente progettato.

Figura 1
Esempio di locale per unità di pompaggio raffreddata a liquido con radiatore o ad aria diretta

Legenda

a) Motori raffreddati a liquido con radiatore

1) Griglia immissione aria
2) Serrande (eventuali)
3) Griglia espulsione aria

Figura 1 UNI 11292

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segue in allegato

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