D.P.C.M. 20 febbraio 2019

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Piano rischio idrogeologico

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 20 febbraio 2019 

Approvazione del Piano nazionale per la mitigazione del rischio idrogeologico, il ripristino e la tutela della risorsa ambientale

(GU Serie Generale n.88 del 13-04-2019)

Art. 1.

1. È adottato il Piano nazionale per la mitigazione del rischio idrogeologico, il ripristino e la tutela della risorsa ambientale, in allegato A) al presente decreto, che ne costituisce parte integrante e sostanziale.

2. Il suddetto Piano è strutturato nei seguenti ambiti e misure di intervento:

- misure di emergenza;
- misure di prevenzione;
- misure di manutenzione e ripristino;
- misure di semplificazione;
- misure di rafforzamento della governance e organizzative.

3. Il Piano persegue la formazione di un quadro unitario, ordinato e tassonomico, concernente l’assunzione dei fabbisogni, la ripartizione relativa ai suddetti ambiti e misure di intervento; la sintesi delle risorse finanziarie disponibili; la ripartizione dei carichi operativi e il piano delle azioni; il sistema di governance e delle collaborazioni istituzionali; il cronoprogramma delle attività; i risultati attesi, anche in termini di impatti e benefici sociali ed economici, una criteriologia più referenziata, conosciuta e maggiormente trasparente di selezione degli interventi; un sistema di reporting , monitoraggio e controllo di gestione, opportunamente potenziato, anche mediante alimentazione e integrazione delle banche dati esistenti.

4. Lo stesso Piano è articolato in una pluralità di programmi obiettivo facenti capo a ciascuna delle amministrazioni competenti, che dovranno trovare sintesi preventiva e periodica verifica successiva nel livello più alto di coordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri.

5. In allegato B) si espone il prospetto ricognitivo analitico delle risorse finanziarie complessive concernenti la materia, recante il quadro composito delle risorse allocate e complessivamente disponibili.

6. In allegato C) si prevede un documento recante linee guida in materia di semplificazione dei processi, rafforzamento organizzativo e della governance .

Art. 2.

1. Ai fini di un tempestivo avvio e elevazione di livello di operatività, entro sessanta giorni dall’emanazione del presente decreto di approvazione del Piano, le competenti amministrazioni (Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei ministri, Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, Ministero delle infrastrutture e dei trasporti), fatte salve le separate procedure di maggiore urgenza demandate
alla competenza della protezione civile, predisporranno e sottoporranno alla Presidenza del Consiglio dei ministri - Cabina di regia Strategia Italia, anche in coordinamento con la struttura di missione «InvestItalia», e al CIPE, un Piano stralcio 2019 recante elenchi settoriali di progetti e interventi infrastrutturali immediatamente eseguibili già nel 2019, aventi carattere di urgenza e indifferibilità, fino alla concorrenza di un ammontare complessivo di 3 miliardi di euro.

2. Ai fini della predisposizione del suddetto Piano stralcio 2019, in deroga al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 28 maggio 2015 (concernente l’individuazione dei criteri e delle modalità per stabilire le priorità di attribuzione delle risorse agli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico), e nelle more della riorganizzazione a scopo di efficientamento del relativo sistema ordinario di selezione e individuazione degli interventi, i suddetti elenchi sono definiti, per liste regionali, dai competenti Ministeri, mediante apposite conferenze di servizi, sulla base dei fabbisogni e delle proposte delle regioni interessate e delle province autonome, con il contributo e la partecipazione dei commissari per l’emergenza, dei commissari straordinari per il dissesto, e delle autorità di bacino distrettuale. Sono fatte salve le diverse e più urgenti procedure e modalità previste dalla vigente normativa per le emergenze demandate e gestite dal Dipartimento di protezione civile.

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